Un’infanzia passata al Milan ma con il neroazzurro nel cuore. Raoul Bellanova è un nuovo giocatore dell’Inter e, con un’intervista a DAZN, ha raccontato le sue emozioni.
“È un’emozione grande – ha detto – essere ogni giorno contatto con certi campioni, ci giocavi contro e li guardavi in televisione prima di approdare in Serie A. È un’emozione che continua giorno per giorno e spero veramente di dare il massimo e di ripagare questa fiducia che mi è stata data dalla società. D’Ambrosio mi sta molto vicino, è un grande professionista e oltre che essere un grande calciatore è una grandissima persona. E poi Darmian che abita anche vicino a me. Diciamo che sono stati loro i primi, anche perché i primi giorni non c’erano tutti. Il ricordo più bello che ho dell’Inter è di sicuro il Triplete, è stato incredibile. Sono interista fin da piccolo nonostante abbia vestito la maglia del Milan per diversi anni. Maicon e Zanetti i miei idoli anche perché facevano il mio ruolo“.
“La foto con la maglia del Milan? Avevo sei anni – continua – se ricordo bene, quando fai le cose senza pensarci. Nonostante fossi interista comunque devo ringraziare il Milan perché se sono qua è grazie a loro che hanno creduto in me sin da quando ero piccolino. Certo, al cuore non si comanda. È stato veramente uno schiocco di dita, essere qua in un club con ambizioni grandissime è un grande salto. Ringrazio anche il Cagliari perché comunque mi aiutato tanto, mi ha fatto assaporare la Serie A. Ovviamente questo è un altro club molto più grande con molte più ambizioni“.
“Il mister – conclude Bellanova – punta molto sui giovani, ci lavora molto bene, conosce molto bene questo modulo e valorizzato tanti giocatori come ad esempio Lazzari, Perisic, Dumfries e Darmian. Sono tutti i giocatori che danno sempre loro contributo e sono grandi esempi, infatti dovrò imparare molto da loro. La mia caratteristica migliore? Di sicuro la velocità e l’esplosività. I primi metri palla al piede sono il mio biglietto da visita. Non so se sono il più veloce dell’Inter ma è la mia qualità principale. Al Milan non vedevo molto spazio per affermarmi e quindi andando via a zero ho deciso di approdare in Francia dove purtroppo le cose non sono andate come speravo però questa esperienza mi ha fatto maturare molto come persona più che come calciatore“.