Intervenuto a Cronache di Spogliatoio, Jean-Pierre Papin ha raccontato numerosi aneddoti sul suo periodo al Milan, in particolare sul suo allenatore Fabio Capello, che ancora oggi è il suo allenatore di riferimento:
Su Atalanta-Milan del 1993: “Una partita come facevamo sempre. Noi eravamo quasi campioni, quando andavamo in campo era per vincere tutto. Capello si è arrabbiato e aveva anche ragione perché abbiamo preso gol subito dopo aver segnato. Era una persona incredibile“.
Sul metodo di allenamento: “Oggi quando faccio gli allenamenti, prendo come riferimenti i suoi. Il mio modello è quello italiano, dove si lavora tanto in preparazione e poi un po’ meno, ma tatticamente nella settimana. Io sono rimasto molto italiano nella preparazione. Per me è incredibile, mi sono superato. Sono convinto oggi che senza preparazione non stiamo molto bene“.
Sugli ex compagni: “Io parlo ancora italiano oggi perché spesso parlo con tanti amici che avevo al Milan come Paolo Maldini, Pippo Galli, Marco Simone. Ho avuto la chance ai sorteggi di vedere Baresi e Massaro, sono amici. Per me è stato un privilegio giocare in questa squadra; quando sono arrivato il Milan aveva già vinto la Champions, poi l’ha rivinta con me nel 1994. Eravamo una delle squadre più forti del mondo ed è un privilegio averci giocato“.