Il weekend senza partite di club per i tifosi rossoneri era stato parzialmente rovinato dalle voci dell’allenamento a parte di Ibrahimovic per un fastidio fisico non meglio precisato, dall’allerta bosniaca sulle condizioni di Krunic che alla fine ha disputato comunque 90 minuti e soprattutto dal polpaccio di Kalulu. Ebbene l’ufficialità di giornata è che il francese ha riportato una lesione al soleo del polpaccio destro appunto e certamente salterà il match di campionato del Maradona.
Il prossimo controllo è tra una settimana, pertanto se potrà esserci o meno realisticamente per il ritorno dei quarti di Champions, è qualcosa che sapremo probabilmente a ridosso di Pasqua. Nella speranza di una pronta resurrezione sportiva del buon Pierre, ciò che lo staff tecnico dovrà preparare saranno le relative contromisure e le possibili alternative.
Velatamente Pioli dopo la sconfitta di Udine ha lasciato intendere che il Milan potrebbe tornare ad una difesa a 4, magari con un aggiustamento della mediana a 3, visto che il 4-2-3-1 di scudettiana memoria non è più digerito atleticamente dalla squadra. Incontrare tre volte il Napoli in 16 giorni rappresenta una sfida che nel complesso può valere un’intera stagione e far di necessità virtù è la sola opportunità da cogliere.
Tornare a 4 significa poter aver una rotazione tra i centrali, potendo valutare di partita in partita di schierare due tra Kjaer, Tomori e Thiaw. Sulla destra potrebbero giocare i rientranti Calabria o Florenzi. Un’ulteriore possibilità potrebbe essere Thiaw terzino destro bloccato, come ha giocato a Cremona nel suo esordio dal primo minuto in Serie A. Chiaramente Kvara non è Okereke, ma potrebbe essere una soluzione.
Al momento solo ipotesi a caldo sapendo della certa indisponibilità di Kalulu per la gara del 2 aprile. Un grattacapo in più in vista di un mese cruciale. Ne avremmo fatto volentieri a meno, ma va affrontato e tempo per qualche aggiustamento tattico c’è. Non ci si può far trovare impreparati.
