Il Milan fa il suo dovere battendo 1-0 l’Empoli a San Siro, grazie al gol di Christian Pulisic, e si issa momentaneamente al secondo posto in classifica, in attesa della sfida tra Juventus e Atalanta.

Milan-Empoli, primo tempo

Con più di un occhio alla sfida di ritorno di Europa League a Praga, Pioli cambia sei uomini rispetto all’andata contro lo Slavia. Due cambi sono obbligati, con Calabria e Okafor che rilevano gli squalificati Florenzi e Leao, poi Thiaw, Tomori, Bennacer e Jovic sostituiscono Kjaer, Gabbia, Adli e Giroud. Nicola risponde con l’albero di Natale, con Zurkowski e Cambiaghi a sostegno dell’ex della gara Niang. Parte meglio il Milan, che nei primi cinque minuti crea due occasioni: prima Okafor salta Ismajli “alla Leao” e mette in mezzo dove Jovic viene chiuso, poi Pulisic va alla conclusione da dentro l’area su suggerimento di Loftus-Cheek, trovando la risposta di Caprile. L’Empoli risponde al quarto d’ora con un cross di Niang, su quale Gyasi colpisce di testa, ma debole e centrale.

Sul ribaltamento di fronte, il Milan conquista un angolo, con la sponda sul primo palo che libera Okafor, il quale, da posizione estremamente defilata, trova ancora Caprile. L’ex Salisburgo è indubbiamente il più attivo dei suoi, provandoci poco dopo la mezz’ora, con un destro sul quale Caprile si distende e blocca. Al minuto 41, il Milan passa in vantaggio: imbucata di Bennacer per Okafor, che scatta sulla linea del fuorigioco e poi serve in mezzo Christian Pulisic, il cui tiro non è irresistibile, ma una leggera deviazione di Luperto beffa Caprile. Inizialmente l’arbitro aveva annullato per fuorigioco, ma dal VAR arriva la correzione ed il gol viene assegnato. Dopo due minuti di recupero, si conclude il primo tempo con il Milan avanti grazie al decimo gol stagionale (l’ottavo in campionato) di Pulisic.

Milan-Empoli, secondo tempo

Nessun volto nuovo al rientro dagli spogliatoi, ed il ritmo della partita si mantiene piuttosto basso. Non a caso, la prima emozione della ripresa arriva solo al minuto dodici, quando Cambiaghi supera Calabria e prova il tiro, che viene deviato prima dal capitano rossonero e poi da Maignan che lo pizza in angolo. Scavallata l’ora di gioco, Pioli opera le prime sostituzioni, inserendo nello stesso momento Kalulu (al rientro in campo dopo oltre quattro mesi), Musah e Chukwueze: a lasciare loro il campo sono Tomori, Reijnders e Pulisic. Appena entrato, il nigeriano ha subito la palla per il raddoppio, ma perde il tempo sullo scarico di Okafor e viene murato al momento del tiro. Al minuto 73, Pioli si affida a Giroud, che rileva Jovic. Due minuti dopo, si mette in proprio Loftus-Cheek, che avanza verso la porta e scarica un sinistro sul quale Caprile deve impegnarsi per mettere in angolo.

Insiste il Milan: prima un cross dalla sinistra di Okafor attraversa tutta l’area, sul secondo palo ci arriva Calabria, il cui colpo di testa è però impreciso; poi Musah va alla conclusione con il mancino dal limite dell’area, con la palla – forse a causa di una leggera deviazione, comunque non ravvisata da Sacchi – che termina alta. Sul ribaltamento di fronte, leggerezza di Thiaw, che rinvia male e favorisce il neoentrato Cancellieri, ma è provvidenziale Kalulu a chiudere sull’altro subentrato Destro. Il Milan è stanco e lascia una clamorosa occasione al suo ex attaccante: al minuto 87, angolo dalla sinistra con Destro che viene lasciato completamente solo in area, ma fortunatamente di testa colpisce debole e centrale. Per cercare di spezzare un po’ il ritmo dei toscani, allo scoccare del novantesimo, Pioli ultima i cambi inserendo Adli per Okafor. Nell’ultimo dei quattro minuti di recupero, vicino al gol Chukwueze, che salta tre uomini e calcia dal limite dell’area, con Caprile che la toglie dall’angolino. Poco male perchè il Milan, pur senza brillare, trova i tre punti, la cosa che conta di più.