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Zlatan sempre più vicino al rinnovo. Con lui per ripartire da questo Milan

Zlatan Ibrahimovic ed il Milan. Una storia sempre più bella, un legame sempre più forte che pare destinato a continuare ancora per un altro anno. Dopo aver cambiato la faccia del Diavolo in questa stagione, aver salvato la panchina di Stefano Pioli tanto da far cambiare idea anche alla società sulla guida tecnica e aver migliorato il rendimento di tutti i suoi compagni, lo svedese sembra essere intenzionato a provare a riportare il Milan in Champions League, ripartendo con la maglia rossonera anche nella prossima imminente stagione. Nelle prossime ore ci sarà l’incontro tra l’entourage dell’attaccante, con Mino Raiola con cui si parlerà anche del rinnovo di Gigio Donnarumma, e la dirigenza di Viale Aldo Rossi, in cui si cercherà di trovare un accordo, soprattutto economico, per far proseguire nella stessa direzione le strade delle due parti in causa. Così, dopo quello di Pioli che fino a dieci giorni fa sembrava lontanissimo, se non impossibile, un altro rinnovo contro ogni pronostico, potrebbe presto delineare il futuro del Diavolo e dare un quadro completo in più sul Milan che vedremo da settembre in poi.

Rinnovo Zlatan, cosa porterebbe in più tecnicamente

Stefano Pioli lo ha ribadito più volte dopo il suo prolungamento di contratto: ripartire da e con Zlatan Ibrahimovic, anche nella prossima stagione, sarebbe fondamentale per il Milan, per il gruppo e per la rosa. Non si può non tener conto della sua età, 39 anni da compiere il prossimo ottobre, ma se ce ne fosse davvero bisogno, Zlatan ha già dimostrato in questo scorcio strano di stagione di essere ancora in grado di fare la differenza. Sia dal punto di vista tecnico-tattico, sia dal punto di vista di carisma e personalità. 8 gol e 4 assist in 18 partite tra Campionato e Coppa Italia non sono numeri da poco, come non lo è la costanza con cui i compagni lo cercano quando non ci sono fonti di gioco e i lanci lunghi diventano l’unica soluzione. Ibra ha dimostrato, anche contro Juventus e Inter per esempio, di dominare ancora fisicamente sulla maggior parte dei difensori della Serie A, e lanciare la palla su di lui che anticipa di petto, di testa o di piede l’avversario e poi smista per i compagni, dà un ottimo sfogo e un’alternativa al gioco del Milan. Tatticamente, inoltre, ha permesso al Milan di poter cambiare finalmente modulo e di non essere schiavo di quel 4-3-3 che limitava tanti calciatori rossoneri e creava dipendenza dall’incostante e bizzoso Suso, ora venduto definitivamente al Siviglia con una bella plusvalenza che dà respiro alle casse rossonere.

Rinnovo Zlatan, cosa porterebbe in più caratterialmente

Una manna dal cielo, quindi, è stato il suo inserimento in campo. Un inserimento che ha permesso a Stefano Pioli di cambiare modulo e di disegnare un 4-2-3-1 che sta facendo esprimere al meglio gente come Rebic, Kessie e Calhanoglu, quasi inesistente con il vecchio modulo pre Ibra ed ora completamente trasformata e rivitalizzata da questa nuova soluzione tattica. Giocatori del Milan, quasi tutti, che oltre che dal punto di vista tattico, hanno beneficiato soprattutto dal punto di vista caratteriale, di personalità, di carisma con l’arrivo di Zlatan Ibrahimovic. Lo svedese ha portato determinazione, mentalità, è un costante esempio da seguire e sprona tutti, anche se a volte con modi un po’ bruschi e supponenti, a fare meglio e a migliorarsi. Per tutto il resto del gruppo appare chiaro che bisogna seguirlo per avere dei frutti, sia nel Milan che nel proseguo della propria carriera. Una stagione che partirebbe da questi presupposti, avrebbe certamente un buon viatico per essere diversa dalle ultime deludenti e poco proficue. Con lui, oltre che con Stefano Pioli e altri protagonisti di questo splendido 2020, il Milan non ripartirebbe da zero, ma avrebbe delle basi solide da cui ripartire anche se a guidarle sarebbe un 39enne, ma con una voglia di incidere, e determinare ancora, fuori dal comune.

 

 

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