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Vendere per comprare? No, grazie. E pianificare il futuro del Milan così è più facile

Pianificare il futuro. Più facile se non devi farlo con l’acqua alla gola e controllando sistematicamente il bilancio per non far lievitare quelle scomode perdite che possono compromettere una società e i propri conti. È il caso del Milan che, da un paio di anni a questa parte, si ritrova finalmente con il bilancio in attivo e – come spiegato da Furlani stesso – non ha l’impellenza di vendere per poter finanziare i colpi di mercato. 

Una bella boccata d’ossigeno e sonni tranquilli per i tifosi rossoneri. Nel mondo del calcio, si sa, c’è sempre il rischio ed il pericolo di perdere i propri campioni di fronte a offerte salva bilancio che magari non sempre rispecchiano appieno il valore del giocatore ma che alcune squadre sono costrette ad accettare per non compromettere ancora di più la situazione. Certo, le offerte irrinunciabili ci sono e ci saranno sempre ma, non avendo il bisogno di cedere per guadagnare, si può ragionare con calma sul da farsi.

Nessuna cessione eccellente? Il Milan non ne ha bisogno

I Maignan, i Theo Hernandez, i Leao, dunque non dovranno essere sacrificati per fare cassa e l’ossatura di base del Milan può restare quella che è, prima di qualche ritocco per rendere la formazione ulteriormente competitiva. Con buona pace di chi ipotizzava almeno una cessione importante all’anno che avrebbe di fatto smantellato il club di via Aldo Rossi soprattutto dopo l’affare Tonali che, alla prima offerta, è stato lasciato andare. 

Non sarà un mercato sostanzioso come quello dell’anno scorso. Pochi colpi ma mirati. Scouting, dati, storia medica, personalità e costi: questi i criteri con cui il Milan studia un possibile nuovo acquisto. E Furlani conferma: “Non è giusto dire che puntiamo solo sui giovani. Non siamo stati timidi l’estate scorsa, non lo saremo nemmeno quest’anno”. Musica per le orecchie del tifoso rossonero che non aspetta altro che accogliere nuovi giocatori, forti possibilmente, e vedere la propria squadra sempre più competitiva.

Già, quella competitività ribadita proprio da Furlani andando a sottolineare un concetto che a tutti sta a cuore e che tutti i tifosi vogliono far sapere a tutti. Lottare per vincere è la base. Ogni anno. Contro chiunque, in Italia e in Europa. Siamo il Milan.

Ah, e non abbiamo neanche bisogno di vendere per comprare. Basta questo?

Milan: Giorgio Furlani e Gerry Cardinale - MilanPress, robe dell'altro diavolo
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