Il consigliere comunale di Udine Giovanni Govetto ha rilasciato una breve intervista alla Gazzetta dello Sport per spiegare le motivazioni dietro al no nella votazione per assegnare la cittadinanza onoraria a Mike Maignan. Il portiere è stato bersagliato da ingiurie di stampo razzista nell’ultimo Udinese-Milan. Ecco le parole dell’esponente di Fratelli d’Italia.
“Abbiamo ritenuto che quello del sindaco De Toni fosse un tentativo di strumentalizzare un tema delicatissimo e importante: ha approfittato della situazione per creare un’occasione di visibilità personale. Occasione persa? No. Esprimiamo tutta la solidarietà possibile a Maignan. Abbiamo depositato una mozione di sentimenti in cui proponiamo di invitare il giocatore a trascorrere una giornata nella nostra città, per verificare di persona la correttezza e la civiltà degli udinesi. E vorremmo che il Comune si costituisse parte civile negli eventuali procedimenti nei confronti di chi si è macchiato del comportamento inaccettabile che è stato registrato nei confronti del rossonero“.
Govetto conclude: “La maglia dell’Udinese indossata in consiglio comunale? Per tutelare la componente maggiormente penalizzata da questa vicenda, il tifo bianconero. Il tentativo di concedere la cittadinanza onoraria a Maignan è stata vissuta da molti cittadini come una mancanza di rispetto verso la correttezza e l’onorabilità del tifo organizzato dell’Udinese. Indossare quello che è stato l’omaggio di alcuni componenti della Curva Nord rappresenta un gesto di vicinanza ai molti supporter che sostengono la squadra con correttezza e passione“.