L’eliminazione dall’Europa League per mano della Roma e la consegna della seconda stella all’Inter attraverso un derby da “nulla assoluto” per ottanta minuti, ha mandato nella depressione più totale l’ambiente Milan, che molto probabilmente non vede l’ora che arrivi il 26 maggio per mettere la parola fine a questa stagione altamente insufficiente e provare a nutrire rinnovate speranze in vista della prossima. Il morale dalle parti di Milanello è ormai sotto i tacchi, con una squadra “finita” dal punto di vista fisico ed emotivo in molti dei suoi elementi.
Non tutti perchè ieri in casa della Juventus qualcuno ha dimostrato ancora un tantinello di orgoglio personale nell’ultima partita di un aprile a dir poco deprimente, con tre sconfitte e due pareggi nelle ultime cinque tra campionato ed Europa League, pareggi che peraltro sono arrivati contro due delle squadre più in crisi in queste ultime settimane, ovvero Sassuolo e, appunto, Juventus. Di buono il Milan porta via dallo Stadium davvero poco, forse solo il fatto di aver mantenuto la porta inviolata, come accaduto una sola volta nelle precedenti otto – grazie soprattutto alle ottime prestazioni di due gregari: Marco Sportiello – chiamato ad indossare i guanti in extremis per il problema muscolare capitato a Maignan (l’ennesimo della rosa rossonera quest’anno) – e Malick Thiaw, forse il più sorprendente ed inaspettato della truppa rossonera, dopo una stagione a dir poco complicata per lui.
Milan, un finale di stagione da chiudere con rispetto dei tifosi
Aspettative bassissime, dunque, sono quelle che accompagneranno il Diavolo in queste ultime quattro partite, con l’unico “mini-obiettivo” rimasto di tenere a distanza di sicurezza la terza in classifica, e garantirsi quantomeno un posto nella prossima SuperCoppa Italiana. Con questo stato delle cose, ormai non conta più nemmeno il valore dei singoli giocatori, perchè il Milan di Pioli ha totalmente perso la voglia di giocare, di divertirsi e far divertire, pure negli uomini che più avevano trascinato le folle rossonere a suon di gol e assist (Leao, Giroud e Pulisic su tutti).
Ormai tutti, come dicevamo, paiono solo attendere il triplice fischio di questa sgangherata annata, ma il Milan e i suo tifosi meritano rispetto, e dunque a Milanello tutti devono onorare questo finale di stagione e la gente che tanti sacrifici fa e tanta passione mette a disposizione del Diavolo, e contemporaneamente in Via Aldo Rossi dovranno scegliere un allenatore che sappia riaccendere la passione Casciavìt ed infiammare la voglia di tornare a vincere subito di questi Vecchi Cuori Rossoneri.