HomeIn evidenzaTheo Hernandez, quale futuro? Dalla cessione alla tribuna, tutte le ipotesi

Theo Hernandez, quale futuro? Dalla cessione alla tribuna, tutte le ipotesi

In queste prime settimane, giorni, ore di calciomercato e di trattative rumorose e infuocate, si è parlato molto del futuro di Theo Hernandez, tra trattative saltate e i suoi rifiuti che hanno fatto arrabbiare tanti tifosi rossoneri. Il terzino sinistro francese sembra ormai ai ferri corti con tutto l’ambiente, con la società, con i tifosi e in generale con quello che orbita attorno all’ambiente Milan. Dopo essere stato uno degli idoli indiscussi di tutti i milanisti, soprattutto dall’estate 2019, quella del suo arrivo, a quella del 2023, infatti, il suo rendimento, ma soprattutto anche il suo impegno e le sue prestazioni, si sono drasticamente abbassati e hanno fatto storcere il naso a tutti coloro che prima lo amavano incondizionatamente. L’addio di Paolo Maldini, prima, suo idolo indiscusso, ma in qualche modo anche suo consigliere, mentore e figura paterna in tutto e per tutto, ma anche quello di Stefano Pioli, poi, sono stati un duro colpo per Theo Hernandez che non è più riuscito a ritrovare se stesso ed è finito nel vortice dell’involuzione tecnico-tattica, tra corse indietro non fatte, impegno non più da vero professionista e voci che lo volevano più protagonista fuori dal campo che all’interno del terreno di gioco. Il Milan non ha più potuto contare sul suo Treno inarrestabile, su uno dei terzini sinistri più forti al Mondo, se non addirittura il più forte, su quella freccia che spaventava e incudeva terrore e panico a tutte le corsie destre avversarie d’Italia e d’Europa e che in coppia con Leao era sicuramente l’arma in più del Diavolo.

Theo Hernandez destino segnato. O cessione o tribuna

Milan: Theo Hernandez (Photo Credit: IPA Agency)
Milan: Theo Hernandez (Photo Credit: IPA Agency)

E, così, tra una polemica e un cambiamento societario, gestionale e di panchina, Theo Hernandez ha perso i suoi punti di riferimento, le sue certezze ed il Milan ha perso lui. Il rinnovo del contratto, che ora scade il 30 giugno 2026, è rimasto nei cassetti di Casa Milan, tra una richiesta troppo alta, otto milioni di euro netti, e un’offerta al ribasso, quattro milioni a fronte degli attuali 4.5 guadagnati. Nel frattempo, però, sia Fonseca che Conceicao ne hanno messo in discussione centralità nel progetto, leadership, fascia da capitano e addirittura titolarità e lui si è incupito ancor di più ed ha subito più di tutti i mesi difficili che si sono vissuti tra Milanello e Casa Milan. Le sue sgroppate da una parte all’altra del campo, le sue bombe sotto l’incrocio, la bellezza della sua classe e della sua potenza sprigionata con tiri micidiali e dribbling impetuosi erano merce rara nel calcio di oggi, ma sono soltanto un lontano ricordo che probabilmente non vedremo più a San Siro o comunque con la maglia rossonera. Theo Hernandez è fuori dal progetto e nemmeno l’arrivo di Tare e Allegri sembra aver fatto cambiare idea a dirigenti e società. Lo è ancora di più da quando, nelle ultime settimane, dopo aver già rifiutato il Como lo scorso gennaio, ha detto no anche all’Al-Hilal di Simone Inzaghi, pronta a versare 40 milioni di euro nelle casse del Milan. Poi è arrivato l’Atletico Madrid e un accordo che sembrava cosa fatta, ma che è saltato sul più bello. Ora, si parla ancora di un possibile scambio alla pari Vlahovic-Theo Hernandez che accontenterebbe tutti, ma l’affare, almeno per il momento, sembra molto più Fantacalcio che realtà.

Theo Hernandez separato in casa? Ecco perché non conviene a nessuno

Milan: Theo Hernandez (Photo Credit: IPA Agency)
Milan: Theo Hernandez (Photo Credit: IPA Agency)

Se le cose non dovessero improvvisamente prendere un’altra piega, però, Theo Hernandez sembra destinato a restare a Milanello, con un contratto in scadenza tra un anno e nessun accordo per il rinnovo. La società, a differenza di quanto succederà e sta per succedere con Mike Maignan, che avrà una parte centrale nel progetto e con cui si cercherà anche un accordo per il rinnovo, non vuole sentire ragioni e spinge per far restare il terzino sinistro francese fuori dal progetto. Per Theo Hernandez, quindi, al momento le opzioni sembrano essere due: o porta un’offerta convincente e fa le valigie, o resta a Milano da separato in caso, con il rischio di fare tribuna per tutta la stagione e poi andare via a zero, saltando anche i Mondiali con la sua Francia che si terranno tra un anno. Una prospettiva davvero brutta, una situazione che sarebbe una sconfitta per tutti, ma che davvero non conviene e non convince nessuno. Al suo posto potrebbe arrivare l’ucraino dell’Arsenal Zinchenko, ma davvero sarebbe meglio anche del peggior Theo Hernandez? A mio avviso no. Con Max Allegri in panchina, infatti, il francese potrebbe ritrovare centralità e importanza nel progetto Milan, anche in prospettiva di un 343, o 352, che lo vedrebbe libero da compiti e marcature difensive e quindi possibilmente più pericoloso dalla metà campo in sù. Conviene davvero avere un’arma in casa, potenzialmente micidiale, e tenerla a scaldare la panchina o la tribuna? Theo Hernandez, se dovesse davvero restare, va recuperato, ne vanno sfruttate potenzialità, limitati i difetti e riscoperti i pregi, ma soprattutto va trattato come furono trattati i vari Kessie, Donnarumma e Calhanoglu che, tra il 2021 e il 2022, in scadenza di contratto, furono comunque fondamentali per il secondo posto del campionato 2020/2021 e lo Scudetto della stagione successiva.

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