L’infortunio al ginocchio, l’operazione, la mancata partecipazione agli Europei. Zlatan Ibrahimovic è sempre più un’incognita e la questione terza punta torna prepotentemente d’attualità in casa Milan. Dopo l’operazione a cui si è sottoposto ad inizio giugno, infatti, sembrava procedere a gonfie vele il recupero dello svedese che andava spedito verso il rientro ed il recupero totale per la prima giornata di campionato contro la Sampdoria. Così, purtroppo, non sarà e per Ibrahimovic si parla addirittura di un rientro che potrebbe slittare a settembre, dopo la prima sosta per le nazionali e le prime due giornate di campionato contro Samp e Cagliari. Per quelle due sfide Mister Pioli si affiderà a Olivier Giroud che ha già dato segnali incoraggianti durante le prime amichevoli precampionato, ma il rischio che debba sobbarcarsi da solo le sorti dell’attacco rossonero esiste e quindi è riemersa la questione terza punta e, cioè, un altro attaccante da reperire sul mercato per cercare di non farsi trovare impreparati come più volte è successo nella passata stagione.

Ipotesi terza punta, altro indizio di calciomercato

Nonostante si parla solo di piccoli ritocchi da fare da qui al 31 agosto, data di chiusura della sessione di calciomercato estivo, in realtà la rosa del Milan, per essere competitiva, ha bisogno di almeno tre o quattro elementi importanti. Serve l’esterno destro che possa fungere sia da terzino che da esterno alto, e si sta cercando di chiudere in queste ore con l’ingaggio di Alessandro Florenzi dalla Roma, serve un quarto centrocampista, vista anche la probabile partenza in prestito di Pobega, e serve, soprattutto, un uomo che arrivi per sostituire Calhanoglu e si alterni con Brahim Diaz nel ruolo di trequartista. Le condizioni di Ibra, però, non lasciano tranquilli e, in questi ultimi 20 giorni, la dirigenza rossonera potrebbe operare anche in ottica terza punta. L’età che avanza, i continui acciacchi e l’esperienza della passata stagione devono essere da monito e, nonostante un rinnovo arrivato a cifre elevate, il Milan dovrà cercare di fare i suoi conti con un minimo di pessimismo, considerando Ibrahimovic un elemento in rosa che potrebbe non garantire le partite necessarie. Lo scorso anno ha saltato più di mezza stagione, con un anno ed un’operazione in meno, per la stagione che sta per cominciare ci sono ancor meno certezze e, quindi, una terza punta, magari giovane o in prestito, serve come il pane.

Leao e Rebic ipotesi non percorribili, serve una terza punta

Le alternative presenti in rosa per sostituire Ibrahimovic, oltre a Giroud, sono le stesse che nella passata stagione non hanno dato le giuste garanzie. Sia Ante Rebic che Rafael Leao, infatti, hanno dimostrato di non trovarsi a proprio agio ad agire centrali, spalle alla porta e da boa di riferimento del 4231. Due soluzioni che impoveriscono il Milan dal punto di vista della presenza in area di rigore di un vero attaccante, depotenziano i due che sono molto più a proprio agio e pericolosi partendo da sinistra e che rendono molto più leggibile la manovra rossonera. Sperando che la stagione di Ibra possa essere lunga, con tante partite nelle gambe e costellata da tanti gol e che Olivier Giroud possa risultare decisivo ogni volta che verrà chiamato in campo, forse sarà il caso, però, di avere un asso nella manica in più, senza inventarsi soluzioni che, in passato, hanno convinto poco e lasciato perplessi. Cercasi terza punta, quindi, sperando che questa volta arrivi davvero.