HomeIn evidenzaLe strane tempistiche di una rivoluzione. Era davvero necessario aspettare fine agosto?

Le strane tempistiche di una rivoluzione. Era davvero necessario aspettare fine agosto?

Se l’arrivo di Igli Tare e contestualmente quello di Massimiliano Allegri sembravano aver aperto le porte verso un campionato di belle speranze e grandi ambizioni, le ultime settimane, o forse gli ultimi giorni, hanno fatto riemergere il caos. Quel caos che sembrava finalmente ritrovarsi alle spalle. La prima giornata di campionato che ha portato alla sconfitta contro la Cremonese ha dato una mano nel trasmettere la percezione di ciò che sta accadendo effettivamente attorno all’intero ambiente oltre che al quarto piano di Casa Milan.

Nonostante un corposo numero di giocatori ceduti lontani dalla Milano rossonera, in queste ore sembra esser partita l’ennesima rivoluzione, che rischia di creare un altro cortocircuito all’interno di una situazione paradossale e scomoda, da cui il Milan, nonostante il cambio sulla panchina e la presenza di un diesse esperto, sembra non riuscire a schiodarsi. Il 27 agosto, è tutto ancora incredibilmente “work in progress”, nonostante Il Milan abbia cominciato la sua preparazione per primo rispetto a tutte le altre squadre di A; nonostante ogni parola, idea, scelta sembrava possedere un filo conduttore.

Ma col passare delle settimane tutti i nodi stanno venendo al pettine, e alcuni errori sono figli di una routine dalla quale sta diventando difficile schiodarsi. Dopo gli addii, tra i tanti, di Reijnders, Theo Hernandez, Pobega, Emerson e Thiaw, i rossoneri stanno procedendo con le cessioni Chukwueze e Musah, mentre si valuta anche quella di Jimenez. Non si discute la volontà di cedere, quanto il fatto che lo si stia facendo con questo macroscopico ritardo, che gioco-forza ha inciso (e continua a farlo) sulle operazioni in entrata per restituire ad Allegri una rosa più sua, più funzionale.

Non è un caso, infatti, che al 27 agosto e a meno di cinque giorni dalla chiusura del calciomercato estivo, il Milan stia cercando ancora un buon centrale difensivo, un centrocampista e un attaccante. Tanti nomi, tanto fumo, poca concretezza. Comuzzo in difesa, Rabiot o Fabbian a centrocampo, mentre in attacco rischia di saltare anche Harder dopo la vicenda Boniface. E allora, probabilmente, ancora una volta tutto su Vlahovic. Tutto questo, mentre i rossoneri rischiano di presentarsi alla trasferta di Lecce quasi in emergenza, soprattutto in alcuni ruoli.

La realtà è forse che il duo Tare-Allegri ha generato con troppa facilità un’allucinazione collettiva su come in poche settimane si potessero risolvere i principali problemi del Milan. La risposta? Ancora tanta confusione, con la sensazione che servirà diverso tempo prima di rimettere ogni cosa in ordine, al proprio posto. Un posto che da queste parti, in realtà, sembra non esserci mai stato.

Milan: Massimiliano Allegri (Photo Credit: Marco Canoniero / Shutterstock via IPA Agency)
Milan: Massimiliano Allegri (Photo Credit: Marco Canoniero / Shutterstock via IPA Agency)

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