Dopo la vittoria nel derby e i cinque punti recuperati all’Inter, il Milan ha riacceso inaspettatamente il sogno scudetto. Un sogno che lo scorso anno svanì miseramente proprio a metà febbraio dopo la disfatta di La Spezia che fu il preludio dell’umiliazione nel derby. I rossoneri passarono velocemente dal primo posto, mantenuto per ventidue giornate, a lottare fino all’ultima giornata per un posto in Champions, con l’Inter che scappò via e vinse il campionato in scioltezza. Quest’anno è avvenuto il contrario. Il Milan ha accorciato un distacco di sette punti potenziali e, proprio a metà febbraio, si è ritrovato in testa con un punto in più dell’Inter, anche se quest’ultima ha da recuperare una partita. Il sogno scudetto, però, aldilà di conti e classifiche, appare un obiettivo assai complicato, ma c’è la speranza che si possa arrivare a Maggio ancora in corsa e questo deriva dalla forza e dalla consapevolezza raggiunte dalla squadra. Gli uomini di Pioli, però, dovranno migliorare un aspetto se vorranno davvero crederci. Bisogna essere grandi con le cosiddette piccole del nostro campionato, spietati e non lasciare punti per strada nelle gare in cui si partirà con i favori del pronostico.
Sogno scudetto. Il Milan deve tornare spietato contro le piccole
A cominciare dalle prossime due gare in programma. Salernitana e Udinese, le prossime due avversarie del Milan, sono squadre in lotta per non retrocedere e giocheranno con il coltello tra i denti. Se i rossoneri vorranno alimentare il sogno scudetto, però, non potranno commettere passi falsi e dovranno obbligatoriamente conquistare i sei punti. A maggior ragione, poi, se si pensa che queste due sfide precedono il doppio match contro Inter, derby di andata di Coppa Italia in programma l’1 marzo, e Napoli, domenica 5 marzo allo Stadio Diego Armando Maradona. Il sogno scudetto passerà prima sabato sera dall’Arechi di Salerno e poi venerdì 25 febbraio dalla sfida casalinga contro l’Udinese. Il Milan dovrà tornare ad essere spietato contro le “piccole” come ad inizio stagione, quando da agosto ad ottobre le ha battute tutte, contribuendo così alla striscia di dieci vittorie su dodici partite che lo aveva proiettato in testa insieme al Napoli, con sette punti di vantaggio dall’Inter. Poi sono arrivate le sconfitte contro Fiorentina (anche se i viola non fanno parte propriamente della cerchia delle “piccole”) e Sassuolo, il pareggio di Udine e la sanguinosa sconfitta casalinga contro lo Spezia. Stop inattesi che hanno rallentato la corsa del Milan, favorito la rimonta dell’Inter e riacceso i riflettori sulla vulnerabilità del Diavolo contro avversarie meno quotate.
Alimentare il sogno scudetto? Fare come l’Inter
Le difficoltà rossonere sono emerse soprattutto dal punto di vista del gioco. Sì, perché se il Milan sta bene, ci mette aggressività, velocità e convinzione, può far male anche ad avversarie più quotate, ma se non è in condizione o in giornata, fa fatica contro chiunque e non riesce ad essere abbastanza cinico per vincere anche le sfide un po’ più sporche. Cosa che invece riesce facilmente all’Inter. I nerazzurri, infatti, contro le cosiddette “piccole”, fin qui, hanno perso soltanto due punti, a Genova contro la Samp. In un modo o nell’altro, poi, le altre le hanno vinte tutte. Questa può essere una discriminante importante, anzi decisiva per la classifica finale. La squadra di Inzaghi, infatti, ha perso punti soltanto contro le “big six”, a parte la trasferta in casa della Sampdoria, mentre contro le altre squadre del campionato è stato un rullo compressore. Considerato che da qui alla fine ai nerazzurri restano solo le sfide contro Juventus e una Roma assai in difficoltà, sarà difficile sperare che Dzeko e compagni perderanno tanti punti per strada. Il compito del Milan, quindi, per alimentare il sogno scudetto fino a maggio, sarà quello di non sbagliare mai (o quasi), essere cinico e battere tutte le provinciali che incontrerà sul proprio cammino da qui a maggio. A cominciare proprio dalle prossime due: Salernitana e Udinese.