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Simic: “Al Milan abbiamo vissuto un ciclo bellissimo. Mio figlio fa il calciatore, sogno di vederlo con la maglia rossonera”

Intervenuto in diretta sul profilo Instagram di Carlo Pellegatti, l’ex difensore del Milan Dario Simic ha ricordato i momenti migliori vissuti in rossonero. Ecco quanto emerso:

Il gol all’esordio:Non lo dimenticherò mai, è stato emozionante. Indossare la maglia del Milan era un sogno. In Croazia lo seguivamo molto per via di Boban, idolo di tutti”.

Simic giocatore:Penso di essere stato un giocatore affidabile. Le squadre cercano sempre profili del genere, magari non fai grandi cose ma sai che la squadra può contare su di te. Il mio era un ruolo abbastanza difficile, spesso non ero titolare, ma c’erano tante partite ed era importante farsi trovare pronto quando la squadra aveva bisogno. Le due vittorie in Champions sono state molto impegnative in termini di percorso, abbiamo iniziato dai preliminari ad affrontare gare difficili in cui dovevi farti trovare pronto”.

Dall’Inter al Milan:La trattativa è nata perché all’epoca si scambiavano tanti giocatori tra Inter e Milan, prima Brocchi e Pirlo poi io e Seedorf l’anno dopo. Certe volte non vai bene con una squadra ed è tempo di cambiare. Il Milan ci ha rivalutati ed ha azzeccato la scelta”.

La Coppa Italia del gruppo:E’ stata una vittoria importantissima ed è venuta subito dopo Manchester, non era facile vincere dopo così poco tempo. Quella Coppa Italia vale più di tutte. E’ stata una celebrazione davanti al nostro pubblico. La Roma era una grande squadra con tanti campioni, potevano anche vincere visto che noi eravamo un po’ scarichi da Manchester però eravamo un gruppo fortissimo. Quando hai giocatori in forma chiunque scende in campo può far bene”.

Su Ancelotti:Ancelotti è un grande uomo ed un ottimo allenatore. Mi ha dato tranquillità, lui prima stima la persona e poi il giocatore. Tutti si trovano bene, lui riesce a formare un grande gruppo ed abbiamo passato sei anni bellissimi”.

Il ricordo del Milan:Prima di tutto mi ricordo un grande gruppo a Milanello. Ridevamo e scherzavamo sempre, si stava benissimo. Eravamo tutti contenti e stavamo bene insieme, oltre ad essere grandi giocatori. Questo gruppo con Ancelotti, Galliani, Braida e il presidente Berlusconi vinceva sempre”.

Il compagno che l’ha sorpreso di più:Ho avuto la fortuna di giocare con grandi campioni e grandi persone. E’ difficile dire chi mi ha impressionato di più. Tra tutti posso dire il capitano Paolo Maldini per la sua grandezza e la sua fedeltà, è stato un grande campione e questo non si può dimenticare. Nel calcio ci sono i tifosi che amano la squadra ma, in alcune occasioni, anche i giocatori che amano la squadra”.

Gli ex compagni adesso allenatori:Non sono sorpreso perché erano giocatori con tanta personalità e lo sapevo che prima o poi sarebbero diventati grandi allenatori”.

Simic adesso:Ho fondato un’associazione per difendere i diritti dei calciatori come in Italia. In Croazia ancora non esisteva. L’ultimo anno ho lavorato anche come consulente e scout del Milan nell’est Europa”.

Sui giocatori interessanti per il Milan:Devo dire che ci sono tanti giocatori, è cambiata la situazione rispetto ai nostri tempi. Prima c’erano poche squadre in grado di comprare grandi giocatori, invece adesso le possibilità ce l’hanno in tanti, anche nelle serie minori. I giocatori croati sono sempre affidabili, Modric Brozovic, Perisic, Bedelj sono solo alcuni degli esempi sui quali le squadre possono contare”.

Su Ibrahimovic ed il Milan attuale:Ibrahimovic è un grande giocatore che ha aiutato tanto il Milan in un momento difficilissimo. Tutti siamo abituati a vedere il Milan su grandi palcoscenici, San Siro è uno stadio meraviglioso che ti fa emozionare ad ogni partita. La gente è abituata a vedere i campioni che vincono sempre, noi tutti speriamo che il Milan possa tornare ad alti livelli e prima o poi ci tornerà. Magari con il progetto del nuovo stadio che può far sperare in una società seria ed una base solita per il futuro prossimo. Elliott ha investito tanto e sta cercando di far tornare il Milan come prima”.

Su Ante Rebic:E’ un grande giocatore, ha giocato molto bene nelle ultime partite. Per noi giocatori l’importante è che vada tutto bene nell’ambiente e con l’allenatore. Spesso le situazioni negative non ti aiutano e non riesci ad esprimerti al meglio”.

Su Milan-Ajax ed il gol all’ultimo minuto:Milan-Ajax è stata una partita molto pesante, l’Ajax giocava benissimo e ci ha messo in difficoltà. Però quella volta era scritto nel destino che avremmo vinto. Io credo che il gol sia di Inzaghi, Tomasson se fosse stato in fuorigioco avrebbe rischiato parecchio. Ma gli attaccanti sono così, ogni occasione è buona per provare a segnare”.

Le due Champions vinte ed il ciclo rossonero:La finale di Manchester, come tutto il nostro percorso, ci ha fatto iniziare un ciclo che poi si è chiuso ad Atene. In quei sei anni potevamo vincere anche di più. Quando abbiamo perso con il Deportivo abbiamo sofferto molto e ancora non ce lo spieghiamo. Ci sono state anche altre occasioni ma è stato un ciclo bellissimo”.

Sul figlio calciatore:Mio figlio assomiglia a Mandzukic, ha 16 anni e mezzo ed ha esordito in prima squadra in Serie A croata. E’ un grande tifoso del Milan come i suoi fratelli e guardano le partite con le sciarpe rossonere. Il loro sogno è quello di andare a San Siro ed anche il mio, vederli con la maglia del Milan sarebbe bellissimo”.

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