L’amministratore delegato della Lega Serie A Luigi De Siervo ha rilasciato un’intervista ai microfoni del Corriere della Sera nella quale ha spiegato per quale motivo dal 2019 ad oggi non sia ancora diventato realtà il progetto che prevede l’introduzione di software di riconoscimento facciale negli stadi. Il discorso è tornato all’ordine del giorno dopo gli episodi razzisti di Udine nei confronti di Mike Maignan.
“È complesso sia per aspetti giuridici sia organizzativi. I costi sono rilevanti, ma la speranza è riuscire ad approvare il progetto entro la fine di questa stagione. Nonostante la crisi economica conseguente al Covid, la mancata disponibilità dei calciatori a ridursi anche parzialmente gli stipendi, e soprattutto la riottosità della politica a sostenere il nostro calcio di vertice, mi auguro che riusciremo a investire in questa tecnologia perché la riteniamo determinante nella lotta al razzismo e alla violenza negli stadi“.