Intervenuto in conferenza stampa al termine dell’assemblea di Lega Serie A, il presidente Lorenzo Casini ha trattato vari temi, tra cui la questione delle licenze nazionali: “Abbiamo affrontato diversi temi, fra le decisioni più importanti abbiamo trattato la questione delle licenze nazionali, che verrà discussa in consiglio federale dopodomani: la Serie A ha avallato il testo per il quale ringrazio la federazione per il lavoro svolto. Abbiamo apprezzato la direzione di una attenzione sempre maggiore alla sostenibilità economico-finanziaria: l’assemblea all’unanimità ha previsto di proporre al consiglio federale l’adozione di sanzioni nell’ipotesi in cui determinate squadre si trovino ad adottare gli strumenti previsti per la crisi d’impresa. È una proposta già prevista, il blocco del mercato come sanzione, nelle licenze nazionali, ma la Serie A proporrà di adottare sanzioni sportive, cioè penalizzazioni. Cosa prevedono le licenze? Un inasprimento degli indicatori di controllo, vale a dire l’indicatore di liquidità, costo del lavoro allargato e indebitamento. Viene previsto un meccanismo sanzionatorio, cioè il blocco di mercato parziale o totale, a seconda delle condizioni. Se ci sono più sanzioni si può arrivare fino al blocco totale del mercato, oltre a un obbligo di ripianamento dell’indice di liquidità fino a una sanzione del 15 per cento. E’ un segnale che l’intera federazione sta dando, di andare verso un modello economico finanziario più sostenibile. E si è anche mostrato, la federazione l’ha spiegato molto bene, che più degli indici ammissivi sono gli indicatori di controllo che producono effettivi positivi. L’introduzione di una penalizzazione in ambito sportivo, in termini di punti, va in questa direzione: è quello che accade anche in Premier League“.
Casini parla anche del decreto crescita: “Il governo ha mandato in parlamento lo schema di decreto legislativo che contiene l’abolizione della misura dal 2024, oggi in assemblea le squadre di Serie A ne hanno discusso e hanno confermato la contrarietà verso l’abolizione di questo beneficio. Si è deciso di predisporre un documento sintetico che mostri i danni di questa abolizione e come toglierlo possa sfavorire proprio i giovani. Lo invieremo con uno spirito collaborativo, non di contrasto. I prossimi contratti al momento non potranno avere questo beneficio che si è rivelato uno schema molto importante, tenendo conto che da un po’ di tempo si applica ai contratti superiori al milione di euro“.
La conclusione di Casini è sul sorteggio delle coppe europee: “E’ complicato, ci sono alcune partite molto impegnative però le squadre italiane ci hanno abituato a grandi risultati, sappiamo quanto è importante quest’anno andare avanti a ogni costo“.