Il presidente del Milan, Paolo Scaroni, è intervenuto poco fa al Festival dello Sport, in corso di svolgimento a Trento. Queste le sue parole sullo stadio, riportate dall’inviato di MilanPress: “Da quattro-cinque anni è diventata la mia missione, tanto che sui social ormai mi chiamano ‘Paolo Stadioni’ (ride, ndr). Finalmente abbiamo trovato una soluzione che ci piace, su un’area chiusa che altrimenti sarebbe stata utilizzata ma che è perfetta per farci uno stadio. Abbiamo trovato un’amministrazione comunale che sembra favorevole, lì era già in progetto un’area musicale. Abbiamo presentato la domanda di modifica del piano regolatore, mi sembra che tutto vada nella giusta direzione. A chi dice che non si trova nel comune di Milano rispondo che il territorio del Comune di Milano è piccolissimo. Io stesso ho avuto per tanti anni lo studio a San Donato, dal centro ci vogliono dieci minuti”.

Scaroni prosegue: “Quando in società hai dei super-specialisti di stadi in tutto il mondo, abbiamo il dovere e il desiderio di fare la cosa più bella possibile, cosa che Milano e il Milan hanno diritto ad avere. Gli spettatori saranno 70 mila, perchè sono questi i numeri che facciamo negli ultimi due anni a San Siro, anche per le partite non di cartello. Sarà uno stadio disponibile anche per altri eventi, ci saranno delle attività commerciali coerenti con lo sport, ci sarà più di un ristorante e un albergo. Vogliamo fare di San Francesco una zona viva tutto l’anno. Queste cose avvengono in tutta Europa, solo che in Italia siamo con vent’anni di ritardo. E’ necessario per restare competitivi nel calcio europeo, è una cosa che dovrebbero fare tanti club italiani. Date? Mi auguro di iniziare il campionato ’28/’29 nel nuovo stadio“.

Scaroni parla infine della sostenibilità del club rossonero: “Sono diventato presidente del Milan il 21 luglio 2018: quel giorno a Milano c’era un gran temporale e dissi che in quel giorno tempestoso arrivavo in un’azienda che viveva un momento tempestoso, che quell’anno aveva perso oltre 200 milioni. Agli azionisti dissi che un presidente di una squadra di calcio ha due montagne da scalare contemporaneamente e che viaggiano insieme: quella dei risultati sportivi e quella dei risultati economici. Quando mi guardo indietro, vedo che siamo riusciti a scalare questa montagna. Il Milan comincia a fare benino in Italia e in Europa; abbiamo raddoppiato i ricavi e per la prima volta dal 2006 siamo in utile di bilancio prima di iniziare il mercato. Questo significa che è possibile, con attenzione ai costi, raggiungere la sostenibilità, sia economica che sportiva“, conclude Scaroni.

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