Così come il suo collega Stefano Pioli, anche il tecnico del Sassuolo Roberto De Zerbi è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia del match contro il Milan. Di seguito le sue dichiarazioni, riportate dai canali ufficiali del club neroverde: “A Firenze è stato un punto importante ottenuto con la nostra identità, è tornato il Sassuolo che abbiamo conosciuto in questi anni. Ora si tratta di dare continuità contro la squadra che è in testa con merito dall’inizio del campionato. L’attenzione sarà un elemento decisivo, l’altro elemento decisivo è il pallone. Se lo teniamo e sappiamo cosa fare e lo facciamo con attenzione, qualità, convinzione, con il gusto di giocare, abbiamo possibilità di fare bene, poi però dobbiamo mettere attenzione e qualità, coraggio, quando il pallone ce l’hanno gli altri“.
De Zerbi, poi parla del Milan: “Il Milan ha un’identità precisa perché ripetono le stesse partite sempre, in Coppa e in campionato, con le squadre forte e deboli. Per noi sarà come giocare contro Inter o Juventus, forse anche un po’ più difficile perché hanno l’entusiasmo della squadra che non si ferma, che sta in testa. Per noi è importante perché dopo tre anni di lavoro ci giochiamo una partita contro la prima e vincendola ci porterebbe a due punti dalla prima e questo deve essere motivo d’orgoglio. Ibrahimovic? E’ un campione a quarant’anni e lo ha dimostrato, forse uno dei pochissimi che abbiamo in Italia, è meglio che non ci sia sicuramente. Ma il Milan ha altri giocatori forti, dal portiere fino all’attacco. Sono la seconda o terza miglior difesa, secondo miglior attacco. Hanno tutto, però non è che vogliamo entrare per passarci la domenica pomeriggio, vogliamo cercare di vincere giocando come a Firenze e per mantenere anche noi questa striscia positiva perché nel 2020 abbiamo perso poche volte, abbiamo fatto tanti punti, stiamo crescendo, stiamo rimettendo tutti i giocatori al centro dell’idea, del progetto, perché sono tutti protagonisti, anche domani giocheranno tanti che non hanno giocato a Firenze e anche noi arriviamo con entusiasmo alla gara di domani“.
La conclusione è su alcuni singoli: “Schiappacasse si è fermato per un affaticamento, Ricci sta fuori. Gli altri stanno bene. Non faccio la formazione in previsione di Genova, non solo perché giochiamo con la prima della classe, faccio la formazione prendendo in considerazione la possibile gara che potrà venire fuori e in base alle caratteristiche dei giocatori. Locatelli è molto importante per tante cose: per la qualità e per la personalità, per il giocatore che è diventato. E’ arrivato ad essere così, non era così quando è venuto a Sassuolo. Per portare più giocatori a diventare come Locatelli bisogna accettare l’assenza, cercare di sopperire con qualcuno che ancora non è così forte dal punto di vista mentale, dando fiducia. L’assenza di Locatelli la recepiamo con dispiacere ma anche con la voglia che qualcuno si prenda la responsabilità e quell’onere che ha Magnanelli, che Locatelli si è guadagnato“.