Il Festival di Sanremo vive la sua quarta serata, quella dedicata alle cover. A meno di 24 ore dal derby, Amadeus viaggia veloce verso il gran finale della kermesse nazional popolare, il cui risultato finale arriverà peraltro abbondantemente prima del triplice fischio della stracittadina meneghina. Scherzi del calcio moderno, strozzato tra palinsesti TV bizzarri e calendari sempre più intasati.
L’IMBARAZZO DELLA SCELTA
Per Inzaghi ci sarà possibilità di attingere a piene mani dalla propria rosa. L’assente sarà Correa, ma avrà la sua prima convocazione Caicedo, altro ex Lazio e con ogni probabilità nemmeno l’ultimo, visto l’interesse anche per il centrale difensivo Luiz Felipe, uno dei parametro zero attenzionato da Marotta per l’estate. Titolarissimi manco a dirlo, saranno Martinez e Dzeko, coppia che quest’anno ha già messo insieme 20 gol e 6 assist in Serie A. A gara in corso potrebbe entrare Sanchez, sud americano rientrato per ultimo in questa sosta, ha lavorato meno con la squadra ad Appiano, ma che ha già dimostrato di poter esser decisivo nei finali, la Juve lo sa bene.
LA COSTANTE INFORTUNI
Pioli è estraneo al concetto di abbondanza. Ogni pausa nazionali è vissuta come salvifica ed invece all’avvicinarsi delle ripartenze, si torna inesorabilmente alla conta degli assenti. Ancora Ibra out, quel tendine non vuole sapere di sfiammarsi a dovere, così come la caviglia di Rebic non consente al croato di essere del match. Un Diaz non brillante ha imposto allo staff di pensare a qualcosa di diverso e l’idea è riproporre Kessie sulla trequarti come ad Empoli. Sulla mancina Leao con a destra Saelemaekers, col belga che dovrebbe farsi preferire a Messias per una maggiore propensione al lavoro senza palla. Giroud sarà il terminale offensivo, con Lazetic che potrebbe insospettabilmente prendersi la scena, sebbene si tratti di un 2004 sbarcato a Milanello da pochi giorni.
“SENZA TE O CON TE”
Abbiamo scelto la canzone con la quale Annalisa Minetti ha vinto Sanremo nel 1998, perché come scrisse la cantautrice, nonostante pesino molto i punti di questo derby “è difficile ma non è finita“, in fondo è febbraio. Speriamo inoltre che al di là delle assenze, vi sia fiducia e consapevolezza e citando ancora la Minetti “in salita lo so, penso che ce la farò“. D’altra parte è pur sempre un derby, può succedere di tutto.