Nella sfida scudetto tra Milan e Inter c’è anche una sfida particolare, quella tra le proprietà, entrambe straniere ma entrambe molto vicine alla squadra. E La Gazzetta dello Sport di oggi dedica un lungo approfondimento ai due uomini chiave: Gordon Singer per il Milan e Steven Zhang per l’Inter. Soffermandosi sul rossonero, l’ultima volta non c’erano schiere di fotografi a seguire i suoi movimenti in tribuna: il 27 marzo scorso, all’ora di pranzo, Gordon Singer si è goduto al Vismara il 2-0 del Milan Femminile alla Fiorentina insieme al figlio. Un’eccezione alla regola, che ovviamente dice altro: impossibile passare inosservato se sei il figlio di Paul, numero uno del Fondo Elliott proprietario del club rossonero, e se di quel club fai parte come membro del Consiglio di amministrazione.
È il paradosso di Singer Jr, un manager ultra-riservato che farebbe volentieri a meno di finire sotto i riflettori, ma tutte le volte che prende posto a San Siro, la cosa fa notizia. Era andata così nell’agosto del 2018, quando i tifosi diedero per la prima volta un volto in carne e ossa alla nuova proprietà e festeggiarono l’evento con un 2-1 all’ultimo respiro contro la Roma, ed è andata allo stesso modo anche il 5 febbraio, in “casa” dell’Inter: al primo derby di Gordon dal vivo, i diavoli di Pioli hanno battuto i nerazzurri in rimonta e trovato lo slancio giusto per il sorpasso in testa alla classifica. In mezzo c’è una decina di partite seguite in
tribuna accanto al presidente Scaroni, all’a.d. Gazidis, al d.t. Maldini e al d.s. Massara (comprese le trasferte con Liverpool e Manchester United in Inghilterra, dove Gordon vive con la famiglia).
La linea della proprietà, decisa a investire sui giovani talenti e a percorrere la strada della sostenibilità, è stata premiata dai risultati: mentre il Milan corre davanti a tutti in campionato dopo essere tornato ad assaporare le notti di Champions, i ricavi del club crescono e gli accordi commerciali si moltiplicano. E anche Singer può sorridere da qualunque lato la guardi, da figura di riferimento del fondo in Europa e da grande amante del calcio. Se le sortite in Italia non sono all’ordine del giorno, il contatto con Gazidis e con i vertici del Milan rimane comunque costante. Chissà se Gordon tornerà al Meazza per il derby di Coppa Italia di martedì sera, ma di fatto le esternazioni verbali sono merce rarissima. La più nota è una battuta pronunciata all’indomani del ko con l’Atletico Madrid in Champions e dell’arbitraggio da incubo di Cakir: “Avevo invitato gli arbitri a essere qui oggi, ma non li vedo…”.
