Ora è ufficiale: San Siro non può essere demolito. Come riferisce la Gazzetta dello Sport sul proprio sito, la Commissione regionale per il patrimonio culturale della Lombardia ha ufficialmente avallato la proposta della Soprintendenza: per il secondo anello del Meazza sussistono i requisiti di interesse culturale che scatteranno nel 2025 e non può essere abbattuto.
Nessun nuovo San Siro. Inter e Milan sono costrette a cercare altre zone per lanciare i progetti dei nuovi impianti. I due club, come sottolinea la Rosea, hanno già individuato le zone: San Donato per i rossoneri e Rozzano per i nerazzurri. Il Comune si farà carico dell’attuale casa delle due società, le quali non si presteranno ai finanziamenti per i lavori di manutenzione.
Ecco, in conclusione, il verdetto della Commissione: “Esaminata la documentazione tecnica allegata, acquisito il parere della Soprintendenza per la Città Metropolitana di Milano e i relativi allegati, (…) ha espresso all’unanimità parere positivo di sussistenza dell’interesse culturale per il secondo anello dello Stadio di San Siro, in vista di futura verifica ex art. 12 del D. Lgs. 42/2004 (all’avveramento del requisito di vetustà ultrasettantennale), avallando quindi la proposta della competente Soprintendenza. Si precisa inoltre che la Soprintendenza archivistica e bibliografica per la Lombardia, nel corso della medesima seduta, ha richiamato la valenza come “archivio esposto” della tribuna ovest dello stadio per le targhe/epigrafi che documentano i successi nazionali e internazionali di Inter e Milan. Trattandosi di “archivio pubblico”, in quanto di proprietà comunale, esso è tutelato ex lege ai sensi dell’art. 10, comma 2, lettera b del D. Lgs. 42/2004“.