Rudi Garcia ha rilasciato un’intervista esclusiva alla Gazzetta dello Sport in cui l’ex allenatore in Italia della Roma ha parlato di Alessandro Florenzi, neo acquisto del Milan:
Pioli fa un affare :“Certo. L’anno scorso i rossoneri sono stati in testa per più di un girone. Ale è perfetto. Un’arma offensiva ulteriore”
Terzino grazie a lei :”Sono stato il primo a schierarlo lì con continuità. Ha tutto per essere un top anche lì: tecnica, cross, tiro, intelligenza tattica, gioco combinato. È un ragazzo che sa fare ogni cosa, e in più si adegua a vari moduli”
Lo descriva in tre parole: “Affidabile, intelligente, uomo squadra. Mi sono sempre fidato a occhi chiusi”
Una volta disse: “Ale è il mio coltellino svizzero“: “Non sbagliavo. Mezzala, terzino, esterno: bene ovunque. E al di là delle qualità tecniche è anche una persona leale, onesta, a modo. È uno di quei giocatori con cui puoi fare ‘la guerra’. Non tradisce mai”
Tra lui e la Roma non è finita bene: “Ale è romano e romanista, lo sarà in eterno, ma tornare a essere protagonista in Serie A per lui è una gran cosa. Valencia e Psg lo hanno fatto crescere. È importante anche per la Nazionale. Deve giocare”
E con lei non c’erano problemi: “Le racconto questa: arrivai a Roma a giugno 2013, durante la sosta estiva. I giocatori erano ancora in vacanza, così mandai un messaggio a tutti per presentarmi. ‘Ciao, sono il mister’. Florenzi fu il primo a rispondere. Del resto è fatto così, un jolly di sicuro affidamento. Per un allenatore è oro colato avere giocatori come lui”
Il miglior Florenzi si è visto con Garcia: “Un ‘miglior Flore’ ci sarà sempre”.
