È un Junior Messias molto emozionato quello che ha rilasciato la sua prima intervista ufficiale a Milan TV da nuovo giocatore rossonero. Ecco le parole del numero 30 brasiliano.
“Felicissimo. Quando ho visto la scritta ‘Milan’ mi sono emozionato perché è la squadra del cuore che ho sempre tifato. Sono veramente emozionato di essere arrivato qua“.
Su Maldini e Ibrahimovic: “Paolo era veramente un giocatore eccezionale, poi ora sta facendo un gran lavoro come direttore. È una persona esemplare. Zlatan è un giocatore straordinario“.
Su come ha imparato a giocare a calcio: “Ho imparato a giocare per strada con gli amici, a volte anche da solo. Dove c’era uno spazio per calciare un pallone, io mi mettevo lì a calciare. Era una cosa bellissima e che mi piaceva di più. Ci si diverte e basta (sorride, ndr)”.
Sulla sua famiglia e il suo arrivo in Italia: “I miei genitori mi hanno sempre spinto. Poi la mia famiglia, mia moglie e i miei figli, sono cambiato veramente. Sono arrivato qua ed era tutto diverso perché non ero mai uscito dal mio paesino. Era tutto un altro mondo. Mi sono ambientato subito e ho iniziato a lavorare. Poi mio fratello che mi aveva portato e tornato in Brasile dopo 30-40 giorni e io sono rimasto qua“.
Sulla sua carriera: “Ad un certo punto non ci credevo più, perché oramai a 25 anni giocavo negli amatori giusto per divertirsi. Non avrei mai pensato di poter arrivare a questo livello“.
Sul suo percorso: “Nei dilettanti si gioca per 10 mesi di contratto, poi gli altri due mesi non facevo vacanze e andavo a lavorare. Facevo consegne. Questa cosa mi ha fatto vedere i valori della vita, mi ha spinto veramente tanto. Sono arrivato qui perché ho lavorato tanto e sofferto, ho fatto dei sacrifici. Quando arrivi devi dimostrare e lavorare per te stesso e per gli altri“.
Sul Milan: “Al Milan sono passati tanti giocatori veramente forti, non solo brasiliani, ma anche italiani“.
Sul gruppo rossonero: “La squadra è fatta bene, gioca bene ed è allenata bene. Quindi credo che riusciremo a raggiungere gli obiettivi, faremo di tutto per farlo“.
Su Ibrahimovic e Giroud: “Giocare con loro diventa anche più facile con i loro movimenti. Ti fanno capire che quando li servi, loro la mettono dentro“.
Sulla sua mentalità: “Io credo di essere umile e lavorare molto per il gruppo e anche quella è una mia forza. Ho voglia di sacrificio e lavoro. Non ho mai pensato di poter arrivare così in alto, anno per anno lavoravo per la categoria in cui ero, dall’Eccellenza alla Serie A. Così sono riuscito ad arrivare, un gradino dopo l’altro. I sogni si avverano, basta crederci“.
