HomePrimo PianoRomagnoli e Kjaer, la coppia centrale che dà sicurezza e portafortuna

Romagnoli e Kjaer, la coppia centrale che dà sicurezza e portafortuna

Romagnoli e Kjaer. Una coppia centrale che a gennaio, dopo la partenza di Mattia Caldara e l’arrivo del Simon danese, non veniva vista di buon occhio dai tifosi rossoneri e dagli addetti ai lavori e che lasciava molte perplessità. La prima parte di stagione incerta e piena di affanni di Capitan Alessio, il passato italiano, e non, mai troppo convincente di Kjaer. Tutti punti non a favore dei due difensori e delle garanzie che una coppia di centrali deve garantire. Duarte aveva fatto male ed è sempre stato ai box, Musacchio, dopo una stagione discreta con Gennaro Gattuso, aveva cominciato male e non sembrava garantire la giusta sicurezze e le garanzie fisiche, nemmeno dal punto di vista fisico. La speranza era riposta nello sbocciare del giovane Gabbia che però si è ben presto dimostrato ancora troppo acerbo per poter fare il titolare nel Milan. Lo stupefacente stato di forma dell’intero Milan post lockdown, però, ha coinciso anche con un’intesa inaspettata, ma graditissima, cementata tra Romagnoli e Kjaer, i due corazzieri insostituibili della difesa rossonera.

Romagnoli e Kjaer, insieme il Milan sa solo vincere (quasi sempre) 

Romagnoli e Kjaer è una coppia che funziona, quindi, ma oltre alla buona intesa e alle ottime prestazioni fornite in coppia, c’è un dato che alimenta ancora di più la voglia di continuare a rivedere i due titolari della retroguardia rossonera. Nelle dieci partite di campionato in cui i due sono stati impiegati dal 1′ il Milan ha vinto addirittura otto volte, collezionando un solo pareggio, quello di domenica scorsa a Napoli, ed una sconfitta, quel maledetto derby di inizio febbraio con l’interruttore spento dopo i primi 45′. Dati importanti, dati significativi che alimentano ancora di più la magia e cementificano l’intesa della coppia di difesa del Diavolo. 25 punti a disposizione su 30 sono davvero tanti, soprattutto per una squadra che era abituata a balbettare parecchio e a subire tanti gol. I due si erano già comportati bene all’inizio del girone di ritorno, la prima partita in rossonero in campionato di Kjaer infatti fu quella a San Siro contro l’Udinese, ma ancor meglio hanno fatto dopo la pausa. Una crescita generale della squadra evidente, certo, soprattutto da parte dei due mediani, Bennacer e Kessie che si occupano di proteggere la difesa, ma anche la loro intesa è cresciuta a dismisura tanto da domandarsi sul futuro e su una coesistenza che potrebbe anche continuare.

Romagnoli e Kjaer, sarà la coppia del futuro?

Ed ora cosa succederà? Una domanda che ultimamente viene posta spesso quando si parla di Milan e del suo futuro, una domanda che riguarda soprattutto quello che succederà al termine di questo esaltante finale di stagione. Dubbi sulla parte dirigenziale, dubbi sulle questioni tecniche e dubbi sulla squadra che comincerà il prossimo campionato. Tra questi dubbi c’è anche la coppia dei centrali di difesa a cui Ralf Rangnick si affiderà. Continuerà sulla linea usata da Stefano Pioli e sull’affidabilità e l’intesa raggiunta dalla coppia formata da Romagnoli e Kjaer o aspetterà un nuovo acquisto per metterlo al fianco del Capitano. Di certo da meno di 48 ore una certezza in più c’è. Simon Kjaer ha rinnovato per un altro anno e quindi farà parte anche della rosa del prossimo Milan. Le sue buone prestazioni e l’amalgama trovata con Romagnoli sono state determinanti per il riscatto e per convincere la società a puntare ancora su di lui. Da titolare? Questo lo vedremo, ma una cosa è certa. Il Milan (e Rangnick) ha una certezza in più da cui ripartire, ha una coppia di difensori su cui fare affidamento.

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