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Rischio anonimato. A metà stagione senza particolari obiettivi e con un’unica ancora di salvataggio

Da qui alla fine il rischio anonimato, in una stagione che si annunciava in tutt’altro modo e prometteva ben altri traguardi, c’è ed è reale. Vi ricordate la scena di “Tre uomini e una gamba”, il primo e famosissimo film dell’eccezionale trio comico Aldo, Giovanni e Giacomo? Ecco, ad un certo punto, Giacomo, triste per una delusione amorosa, decide di scendere dall’auto che doveva portarlo in Puglia per sposarsi con una donna che non voleva e si perde in spiaggia. Aldo e Giovanni non lo trovano e non vedendo nemmeno il sentiero che porta direttamente alla spiaggia e per cercarlo decidono di salire su una roccia che dovrebbe portare sulla spiaggia. Aldo, però, resta incastrato e non riesce più a muoversi e ad un certo punto grida disperato al compagno di viaggio: “Non so cosa fare. Non posso né scendere né salire”. Una scena mitica che ora è spunto di tanti meme sui social. Ecco, guardando la classifica di Serie A e la situazione attuale dei rossoneri, la sensazione è proprio questa: “Nè scendere e né salire”. Troppo ampia la distanza dal primo posto, con l’Inter distante nove punti e dal secondo, con la Juventus seconda a più sette dal Diavolo; troppo considerevole il vantaggio dalle attuali quinte: Atalanta e Lazio. Nove fatidici punti, quindi, che tengono distante il Milan dall’obiettivo Scudetto, ma che allo stesso tempo lo tengono distante dalla quinta che sarebbe la prima a non andare in Champions League.

Rischio anonimato, i rimpianti di un campionato gettato al vento

Napoli-Milan: Marco Pellegrino e Giovanni Simeone (Photo Credit: Agenzia Fotogramma)
Napoli-Milan: Marco Pellegrino e Giovanni Simeone (Photo Credit: Agenzia Fotogramma)

Il rischio anonimato, quindi, c’è ed è concreto. Rischio anonimato perché sembra impossibile che il Milan, soprattutto il Milan dei continui alti e bassi delle ultime due stagioni, possa recuperare rispettivamente nove e sette punti dalle due squadre che lo precedono in classifica, squadre che continuano a marciare a ritmi elevatissimi e di cui pare impossibile immaginarsi un crollo in contemporanea. Rischio anonimato, allo stesso tempo, anche perché pare assai difficile che una soltanto (e figuriamoci due) tra Fiorentina, Atalanta, Lazio, Bologna, Roma e Napoli, possano fare percorso e cammino netto e recuperare tutti quei punti dalla squadra rossonera, che sarà anche discontinua, ma certe partite in Serie A le vince con il pilota automatico e per palese superiorità nei confronti degli avversari. Proprio sperando che si possa scongiurare il rischio anonimato, da qui a maggio, in questa Serie A, però, aumentano i rimpianti per quello che poteva essere e non è stato. Aumentano i rimpianti per i pareggi inopinati a Lecce e Napoli, con la squadra in controllo e sullo 0-2, che ci stava addirittura stretto, a fine primo tempo e poi capace di farsi rimontare. Aumentano i rimpianti per i punti persi a Salerno e in casa contro l’Udinese. Partite tutte alla portata, ma che per un motivo o per l’altro sono finite male ed incidono, conti alla mano, su questa classifica e sulla distanza del Milan con la vetta.

Rischio anonimato, un’Europa League per cambiare la stagione

Milan: Stefano Pioli Europa League (Photo Credit: Agenzia Fotogramma)
Milan: Stefano Pioli Europa League (Photo Credit: Agenzia Fotogramma)

Nel bilancio della stagione del Milan, fin qui di certo non fallimentare perché, come detto, il quarto posto – obiettivo minimo prefissato dal club – è alla portata e ampiamente in pugno, non possono non pesare le due eliminazioni da Champions League e Coppa Italia. Due eliminazioni pesanti che aumentano il rischio anonimato da qui a maggio. Bilancio quindi negativo con tre obiettivi su tre sfumati ad inizio gennaio e una sola ancora di salvataggio che potrebbe trasformare la stagione del Milan. Il terzo posto nel girone di Champions League, conquistato in extremis a Newcastle, infatti, ha retrocesso i rossoneri nella tanto vituperata Europa League, competizione mai vinta dal Diavolo. Ecco, il rischio anonimato e di stagione senza mordente, può trovare nella seconda competizione europea un rifugio per rendere il 2023/2024 del Milan diverso o per lo meno più interessante. Un’Europa League da provare a vincere, o quantomeno da onorare arrivando il più lontano possibile per regalarsi – e regalare ai tifosi rossoneri – l’unico trofeo fin qui mai vinto nelle gloriosa storia internazionale del club. La coppa di riserva, inoltre, servirà per decidere il futuro di tanti interpreti dell’attuale Milan. Dall’allenatore ad alcuni calciatori che non hanno convinto, fino ad arrivare ad altri che potrebbero avere il futuro ancora in ballo. Ecco, il rischio anonimato quindi è concreto, ma si può tranquillamente trasformare in qualcosa di interessante per non rischiare altre figuracce e battute d’arresto inopinate come troppo spesso è successo dal gennaio 2023 ad oggi.

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