Nel corso di questi ultimi mese molti giocatori, riporta la Repubblica, hanno confessato ai loro agenti lo stesso disagio di Maldini, giustificando che il suo addio e quello di Massara li ha privati di un fondamentale punto di rifermento quotidiano. I giocatori sono di fatto andati lontani dalle dichiarazioni di Pioli, il quale in conferenza stampa alla vigilia di Milan-Frosinone ha detto di non sentirsi solo.
La questione non è quella di ingannare nessuno, precisa il giornale. Cardinale vive negli Usa e in sedici mesi è andato a Milanello soltanto due volte, di cui la seconda solo mercoledì scorso dopo la batosta col Borussia Dortmund.
Quel pranzo con Pioli ha lasciato aperta ogni interpretazione: la fiducia è confermata fino a fine stagione per centrare l’obiettivo minimo del quarto posto, ma se non arrivasse il risultato contro il Frosinone le cose potrebbero cambiare (lo spettro di un subentro di Abate diventerebbe più di una suggestione). Se queste indiscrezioni sono verità, c’è distanza di intenti tra allenatore e giocatori