Il Comune di Milano, attraverso il Collegio dei Garanti, ha bocciato il referendum contro il progetto del nuovo stadio San Siro. Come riporta Calcio e Finanza è infatti arrivata la conferma ufficiale della bocciatura di due quesiti del referendum proposti. Le richieste riguardavano due quesiti: uno per salvaguardare l’attuale San Siro con una ristrutturazione, l’altro invece è abrogativo per cancellare la delibera della giunta comunale che aveva approvato il pubblico interesse per il progetto delle due società.
Il Collegio dei Garanti nella sua decisione non esclude subito la strada del referendum, considerando che essa possa andare in parallelo con il dibattito pubblico. Sulla richiesta di salvaguardare San Siro senza procedere all’edificazione di una nuova struttura sportiva con la stessa funzione, la Direzione Rigenerazione sottolinea come si tratti ormai di uno stadio vetusto e che durante la ristrutturazione e le varie fasi di cantiere durerebbero circa 5-6 anni e la capienza dell’impianto si ridurrebbe così tanto da non poter garantire prestazioni equivalenti a quelle di un impianto nuovo.
Il parere sfavorevole della direzione Lavoro Giovani e Sport è basato sul fatto che i costi e il mantenimento di uno stadio come San Siro sono sostenibili soltanto se dovessero essere disputati solo gli incontri di campionato, senza prevedere soggetti terzi che prendano in gestione la struttura visti gli alti costi di mantenimento. Di conseguenza, accogliere questi quesiti referendari comporterebbe la necessità di una gestione diretta della struttura da parte del comune di Milano dove i costi di manutenzione si stimano in circa 5 milioni all’anno.
