Al rientro dalla sosta per le nazionali il Milan sarà ospite della Fiorentina al Franchi di Firenze per una partita che oltre ad essere importante per continuare la corsa in campionato, sarà carica di significato anche per Stefano Pioli. Il tecnico parmigiano dopo l’esperienza sulla panchina viola è rimasto molto legato alla piazza fiorentina, anche per aver condiviso con quella rosa la tragica scomparsa di Davide Astori.
Da quando è sulla panchina rossonera, Stefano Pioli è tornato a Firenze da avversario in due occasioni: la prima volta nel febbraio 2020, poco prima dello stop del campionato causa Covid e prima del lockdown che trasformò le prestazioni del Diavolo, i rossoneri furono ripresi da un rigore di Pulgar e da una Fiorentina ridotta in dieci uomini, mentre nella seconda occasione, datata marzo scorso, il Milan vinse contro la squadra allora allenata da Cesare Prandelli con un pirotecnico 2 a 3, ribaltando il risultato dopo essere andato in svantaggio.
Il ricordo di Davide Astori è il fil rouge che unisce Milan e Fiorentina, ma anche Pioli con Firenze. L’ex difensore fu lanciato nel calcio che conta dai rossoneri e divenne il capitano e il leader silenzioso della squadra viola, quel genere di leader che piacciono a Pioli. Per questo vivere quella tragedia lega e legherà per sempre Stefano Pioli alla Fiorentina e a quel gruppo, che ha saputo compattare attorno a sé in un momento tragico e non facile da superare. Per questo, per Stefano Pioli la trasferta di Firenze contro la Fiorentina non sarà mai una partita come le altre.