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Pioli: “Lo Scudetto ha coinvolto tutto il popolo rossonero che aveva bisogno di un momento così. Il nostro ciclo è appena cominciato”

Il tecnico del Milan, Stefano Pioli, è stato protagonista di una lunga intervista a DAZN. Di seguito tutte le dichiarazioni di Pioli: “È il momento più bello della stagione perché siamo rilassati, non ci sono partite che contano. C’è il giusto relax per stare insieme. Metabolizzare lo scudetto è stato abbastanza semplice perché sono stato con famiglia e amici che mi hanno sempre seguito. Poi bastava uscire e vedevo ragazzi con maglie e bandiere del Milan, tante richieste di foto. È stato emozionante e piacevole. Devo dire che me la sono goduta tutta. Abbiamo coinvolto un popolo rossonero che aveva bisogno di questo momento. Milanello è un ambiente fantastico, ideale per lavorare perché c’è tutto. Poi agli occhi fa sempre piacere“.

Pioli prosegue: “Sarà una stagione sicuramente particolare, unica. Per la prima volta giocheremo 21 partite dal 13 agosto al 13 novembre, per chi andrà in Nazionale saranno 23 partite in 90 giorni. Sarà molto intenso fisicamente e mentalmente. Per questo la preparazione dev’essere mirata, soprattutto dal punto di vista psicologico, per farci trovare nelle migliori condizioni possibili all’inizio del campionato. Questi primi 3 mesi incideranno molto sul resto della stagione: 15 partite di campionato e tutta la Champions. Bisogna lavorare. Quarto d’ora decisivo della stagione? Abbastanza facile pensare al derby. Fosse finita con una vittoria dei nostri avversari andare a 10 punti sarebbe stato sicuramente molto difficile. Addirittura riuscirla a ribaltare ci ha permesso di stare lì vicino in classifica, ma soprattutto dal punto di vista morale prendere quella iniezione di fiducia e di entusiasmo della quale la squadra aveva bisogno. Poi abbiamo fatto un girone di ritorno di alto livello“.

Ancora Pioli: “Dobbiamo, io per primo, pretendere di dare il massimo ogni singolo istante qui a Milanello. Giochi la domenica per come ti alleni la settimana e devi allenarti durante la settimana per come vuoi giocare la domenica. Abbiamo dei principi di gioco chiari, sappiamo che il nostro gioco passa molto dall’intensità: questa insieme al ritmo, alla qualità e al talento non devono mai mancare in nessun istante dell’allenamento. Se ti abitui così diventa più facile ritrovartelo la domenica. Non credo che eravamo i migliori a fine stagione, ma siamo sicuramente stati i migliori nel finale di stagione e abbiamo meritato la vittoria. Mi sento bene, ho grande entusiasmo e grande passione. Mi piace quello che faccio soprattutto qui. L’ho sempre detto che appena sono arrivato a Milanello ho sentito qualcosa di speciale. Mi conosco: so che quando sto bene posso fare bene tutto ciò che posso fare. Ballare benissimo ‘Pioli is on fire’? È un parolone, i miei amici mi prendevano in giro. Devo dire che è una cosa molto emozionante e non può che farmi piacere. Ho sempre fatto fatica a stare concentrato durante la musica. Tra me e me mi sono sempre detto: ‘Prima o poi’… Nella partita contro l’Atalanta a fine partita mi sono detto: ‘Porca miseria, forse ho anticipato un po’ troppo’. Poi per fortuna è andata bene. Era l’ultima a San Siro, nelle ultime era incredibile, c’era una passione trascinante. Era giusto festeggiare insieme a loro”.

Pioli conclude: “Che sia cambiata la credibilità nostra nei confronti dell’esterno sì. È stato anche un po’ il nostro punto di motivazione questo, perché si diceva sempre che al Milan mancava qualcosa, malgrado i nostri continui risultati positivi, il secondo posto dell’anno precedente, le vittorie consecutive. Io l’ho usato tanto con la squadra, dicevo: ‘Come mai nessuno crede che noi possiamo vincere il campionato? Facciamo vedere che si sbagliano’. In effetti molti davano favorite altre squadre, nonostante noi fossimo stati ai vertici per tanto tempo. Si diceva sempre che mancava qualcosa, l’esperienza o il cinismo in alcune partite. Sono aspetti che un allenatore può usare. Ho ricevuto qualche chiamata e qualche consiglio che mi diceva: ‘Stai attento che il successo può cambiare le persone’. Non mi sembra proprio sia successo, anzi. Abbiamo capito quanto sia importante prepararsi bene, quanto sia difficile vincere, cosa serve per rimanere al massimo livello. Vedo ragazzi ancora più pronti, ancora più preparati e con cura del dettaglio. Sono convinto che il nostro ciclo sia appena iniziato. Mamma Luisa si tiene molto dentro, ma chiaramente è orgogliosa e felice che siamo riusciti a vincere lo scudetto. È stato un anno coinvolgente. Lei quando guarda le partite negli ultimi 5 minuti va in solaio, è meglio che stia a casa e se le vede da sola ancora meglio“, conclude Pioli.

Milan: Stefano Pioli (Photo Credit: Agenzia Fotogramma)
Milan: Stefano Pioli (Photo Credit: Agenzia Fotogramma)

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