Nella trasferta di La Spezia, il Milan è venuto meno soprattutto nei suoi uomini chiave, quelli che da un anno a questa parte stanno guidando i rossoneri nella zona nevralgica del campo. Stiamo parlando di Hakan Calhanoglu e Franck Kessie, con La Gazzetta dello Sport odierna che torna sulla loro prestazione di sabato sera.
C’era tanta attesa per il rientro di Calhanoglu, l’uomo di fantasia, e personalità, perfetto per il ruolo da trequartista. Purtroppo, rientrato dal Covid, il turco è parso anemico nel gioco, ed incapace di incidere. L’ex Bayer Leverkusen una attenuante ce l’ha, perché il virus continua a portare strascichi con sè anche dopo la negativizzazione, come successo anche ad Ante Rebic.
Quello di Kessie, invece, può essere stato un semplice passaggio a vuoto. Pioli ha trasformato l’ivoriano da giocatore solo muscolare a elemento di grande equilibrio a centrocampo. Kessie sembrava l’unico in grado di non patire alti e bassi, ma alla fine, dopo quasi 2400 minuti, ha ceduto. Per riprendere la marcia, il Milan deve ritrovare assolutamente la sua energia e quella di Ismael Bennacer.