Quando Massimiliano Allegri parla, si tira fuori il taccuino. In seguito alla conferenza stampa della vigilia di Parma-Milan, il tecnico ha sottolineato quali sono gli obiettivi minimi della trasferta dell’11° turno di Serie A.
I TRE PUNTI
Perché, fondamentalmente, ci si concentra su volta dopo volta. Nessuna testa al derby, nessun pensiero alla volata scudetto (ci si pensa nel rush finale post marzo). Iniziamo ad avere tre punti. Non è scontato contro le piccole: “Tra Pisa e Cremonese abbiamo fatto solamente un punto, noi non vinciamo in trasferta da Udine. Bisognerà giocare bene tecnicamente e sbagliare poco, loro vorranno fare un’impresa“.
IL CINISMO
In un momento in cui le reti avversarie, purtroppo, arrivano (solo contro la Roma non è capitato dal termine della sosta di ottobre), bisogna tornare a scuola calcio e fare medie matematiche nella differenza reti. Sotto questo punto di vista, si tira tanto ma si concretizza poco. “Dobbiamo migliorare la finalizzazione perché non possiamo sprecare tante occasioni come contro la Roma. Se prendi 50 gol in una stagione, per arrivare nelle prime quattro ne devi fare 150. E’ una questione matematica, la differenza reti contava settanta anni fa e conta adesso“.
IL RITORNO POSITIVO DEI “BIG”
Parma dovrà dare indicazioni. Dopo un mese circa si potranno rivedere Pulisic ed Estupinan, difficilissimo pensare a dei rischi nelle rotazioni. La mancanza si è sentita, soprattutto quella del numero 11: “Abbiamo recuperato Pulisic, Jashari e Estupinan hanno migliorato la loro condizione. Rabiot e Gimenez torneranno dopo la sosta. Pulisic è rientrato questa settimana, ha fatto due allenamenti. Sta bene fisicamente ed è in una buona condizione, non so quanti minuti avrà domani. Leao e Nkunku hanno fatto molto bene, il francese ha fatto bene da centravanti contro la Roma tenendo botta con i difensori“.


