Al momento dello stop per Coronavirus, in casa Milan il più scontento di tutti era – ed è – Mateo Musacchio. Il centrale argentino, che si era imposto al fianco di Alessio Romagnoli dopo l’addio di Leonardo Bonucci, ha imboccato una parabola discendente che sembra non avere fine. Da insostituibile e punto fermo della coppia con il capitano a quarta scelta. Perché proprio da questo 2020 Musacchio ha visto molto più la panchina che il campo. L’arrivo di Simon Kjaer l’ha fatto scivolare al terzo posto nelle gerarchie e l’esordio di Matteo Gabbia al quarto.
Proprio in occasione dell’esordio del giovane difensore, contro il Torino, Musacchio ha compromesso la sua posizione. Sul finire del primo tempo Kjaer si infortunia, Pioli chiama l’argentino che rinuncia ad entrare per un fastidio al ginocchio. Nel secondo tempo non si andrà a risedere in panchina. In conferenza stampa Pioli aveva smussato la polemica, confermando il dolore di Musacchio senza voler montare nessun caso. Ma è ovvio che qualcosa si sia rotto.
Questa stagione, semmai si concluderà, sembra segnata per lui, ma anche il futuro è incerto. Come quello di tutta la difesa del Milan, in verità. Il rinnovo di Romagnoli è una partita difficile da vincere, quando l’avversario e Mino Raiola soprattutto, e si potrebbe valutare una sua cessione per non perderlo a zero nel 2021; Simon Kjaer è in prestito dal Siviglia, ma si lavora sul riscatto e Musacchio è in bilico. L’unico sicuro di essere al Milan la prossima stagione è Gabbia per il momento. Se il pacchetto arretrato rossonero dovesse essere stravolto Musacchio potrebbe tornare a dire la sua, altrimenti potrebbe anche cambiare aria.
Ieri sera i tifosi del Villareal, sua ex squadra, l’hanno inserito nella top 11 del club e Mateo ha ringraziato con un’Instagram story nostalgica i suoi vecchi supporters. Già la scorsa estate il Submarino amarillo aveva provato a riprenderselo e chissà che non possa concretizzarsi quest’estate, o quando sarà il mercato. Un ulteriore tassello del puzzle, l’ha aggiunto il suo agente che ha fatto sapere che il suo assistito non è propriamente felice in questo momento a Milano.
Il quadro del prossimo Milan è davvero difficile da dipingere al momento, in ogni reparto. In difesa sembrano tutti a rischio, ma c’è una (bellissima) suggestione: il ritorno di Thiago Silva. Il centrale brasiliano andrà in scadenza al termine di questa stagione con il Psg e l’amore tra lui e il rossonero non è mai svanito. Potrebbe essere l’ennesimo cavallo di ritorno, ma si sa che Gazidis e Rangnick, se dovesse arrivare, sono per la linea verde e Thiago ha 35 primavere.
