HomeIn evidenzaMonte ingaggi leggermente più basso, qualità più alta. Milan: progetto e sostenibilità

Monte ingaggi leggermente più basso, qualità più alta. Milan: progetto e sostenibilità

La sessione estiva di calciomercato è finalmente terminata ed è tempo di bilanci. Quello sul monte ingaggi, per esempio, è un dato sensibile che dà la misura di come le società in Italia, ma anche in giro per il Mondo e l’Europa, intendono gestire i club e del messaggio che vogliono lanciare ad un modello che ormai presenta diverse crepe (in Italia e in Europa). La sostenibilità, il progetto e la lungimiranza sono i punti cardine su cui il Milan ha basato la propria crescita sportiva, economica e finanziaria nelle ultime stagioni. Con Elliott, prima, ed ora con RedBird. Nonostante il cambio di proprietà avvenuto poco più di un anno fa, infatti, gli obiettivi e la gestione del Diavolo è rimasta sempre la stessa e non è cambiata di una virgola. Acquisti mirati, spese sostenibili, monte ingaggi contenuto, crescita attraverso brand, marketing, nuovi sponsor e risultati sportivi, da raggiungere attraverso una filosofia che imponga il bel gioco, una rosa giovane e talenti da sviluppare, far crescere e migliorare e che in futuro possano portare al club plusvalenze importanti (come avvenuto con Sandro Tonali) e un aumento di valore del brand.

Monte ingaggi Serie A, il Milan resta quarto

Roma-Milan: Tommaso Pobega, Pierre Kalulu, Davide Calabria, Theo Hernandez, Rade Krunic (Photo Credit: Agenzia Fotogramma)
Roma-Milan: Tommaso Pobega, Pierre Kalulu, Davide Calabria, Theo Hernandez, Rade Krunic (Photo Credit: Agenzia Fotogramma)

Tra le cartine di tornasole di questa filosofia, come detto, c’è il dato riguardante il monte ingaggi che, restando contenuto e su cifre sostenibili, permette ad una società come il Milan di non fare il passo più lungo della gamba, non indebitarsi verso creditori o banche e riuscire ad investire anche sul mercato in maniera sana ed intelligente. Filosofia che ha portato anche ai risultati sportivi, visto che, da quando è stata attuata, ha contribuito al ritorno in Champions League dopo tanti anni, alla conquista dello Scudetto dopo 11 anni ed al traguardo della semifinale di Champions League, a distanza di addirittura 15 anni. Proprio delle quattro semifinaliste della scorsa stagione, inoltre, il Milan era di gran lunga quella con il monte ingaggi più basso. Un modus operandi che in Italia i rossoneri condividono con il Napoli, non a caso l’ultima squadra, dopo appunto il Diavolo, ad aver conquistato lo Scudetto. Se si torna sul discorso monte ingaggi, però, si nota come c’è molta differenza tra la classifica degli stipendi e quella a cui abbiamo assistito in Serie A al termine delle ultime stagioni. In Italia il monte ingaggi più alto, infatti, ce l’ha la Juventus con più di 150 milioni di euro. Circa un terzo in meno per l’Inter (quasi 110 milioni), seguita dalla Roma con 92 milioni. Poi ci sono Milan (90 milioni), Lazio e Napoli (75 milioni a testa). Seguono Fiorentina, Atalanta, Torino e Genoa. Questa graduatoria rispecchia, almeno come posizioni, quella che riguarda, sempre il monte ingaggi, delle ultime tre stagioni, ma non rispecchia quella dei punti totali in Serie A. Milan e Napoli, infatti, sono arrivate due volte su tre davanti alla Juventus e tre volte su tre davanti alla Roma, nonostante la differenza enorme, a vantaggio di giallorossi e bianconeri, nelle cifre degli stipendi.

Monte ingaggi Milan, Leao il più pagato

Milan: Rafael Leao (Photo Credit: Agenzia Fotogramma)
Milan: Rafael Leao (Photo Credit: Agenzia Fotogramma)

Con gli arrivi di Pulisic, Reijnders, Loftus-Cheek, Chukwueze e tutti gli altri, ma soprattutto con la riconferma di gente come Leao, Maignan, Theo Hernandez e la sola cessione dolorosa di Tonali, il Milan ha migliorato la qualità della propria rosa, e lo ha dimostrato anche in queste prime tre giornate di campionato, al di là di come andrà a finire la stagione. Normalmente, quindi, verrebbe da dire che con la squadra più forte, con dieci acquisti, quasi tutti di livello internazionale, aumenta anche il monte ingaggi della squadra. Questo, però, non è il caso del club rossonero. Il Diavolo, infatti, ha sì aumentato la qualità della rosa, ma si è ritrovato a fine mercato con un totale di monte ingaggi minore rispetto a quello della passata stagione. Il totale degli stipendi del Milan alla fine del calciomercato è di 90 milioni di euro ed è diminuito di circa 500mila euro, rispetto a quello della passata stagione. Stilando una classifica degli stipendi in casa Milan si nota come è Rafael Leao quello che percepisce un salario più alto dopo il rinnovo (5 milioni di euro netti che arrivano a 7 con i bonus), con a seguire Chukwueze, Loftus-Cheek, Pulisic, Theo Hernandez e Bennacer (4 milioni di euro netti a stagione per loro) e, poi, via via tutti gli altri. Insomma, un piccolo capolavoro è stato compiuto: una rosa più forte, più internazionale, più qualitativa con più alternative, ma un monte ingaggi ancora sostenibile, il quarto della Serie A e addirittura inferiore rispetto a quello della scorsa stagione.

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