HomeIn evidenzaGattuso e Boban, ora Ibra e Maldini: chi tramanderà il 'milanismo'?

Gattuso e Boban, ora Ibra e Maldini: chi tramanderà il ‘milanismo’?

Eppure ci siamo passati già tre anni fa. Novembre 2017. Nonostante la nuova proprietà e una campagna acquisti faraonica (da circa 240 milioni di euro, al netto degli stipendi), il Milan non solo fa fatica a decollare, ma proprio annaspa. Via Montella, Mirabelli sceglie di puntare tutto su Gattuso, nonostante non abbia mai seduto su una panchina di Serie A, anche e soprattutto per riportare a Milanello quei valori, quell’attaccamento, quella riconoscenza nei confronti di un club storico. Insomma, quel ‘milanismo’ che ha caratterizzato il trentennio di gestione berlusconiana e che Rino più di altri aveva incarnato da calciatore.

Chi più di lui? Pochi. Tra questi pochi Paolo Maldini, designato come suo braccio destro da Leonardo – un altro cuore rossonero, o quasi – dopo il passaggio di proprietà da Li a Elliott e la relativa rivoluzione dirigenziale. Tutti d’accordo: per ripartire è necessario affidare la guida a chi può trasmettere e infondere il significato del brand, della gloriosa storia del Milan. Dopo un anno via ancora Gattuso, via Leonardo. Ma al suo posto – per così dire – arriva Boban. La linea insomma sembra ben definita. A dieci mesi dalla decisione di Gazidis di affidarsi alle bandiere, ci troviamo di fronte all’ennesimo stravolgimento. L’AD ex Arsenal sembra deciso a fare nuovamente piazza pulita, accentrando tutto il potere manageriale su di sé e su Ralf Rangnick, il tecnico tedesco che farebbe sia da allenatore che da direttore sportivo, sostituendo in toto Paolo Maldini.

Non solo. L’altro taglio sarà quello di Ibrahimovic. Tra lui e Gazidis il raggiungimento dell’accordo sembra essere sempre più complicato. Eppure Zlatan – oltre ad essere l’unico campione della rosa, l’unico a poter vantare dei titoli nel palmares ed una certa esperienza internazionale – è anche l’unico ad aver condiviso lo spogliatoio con i vari Abbiati, Nesta, Seedorf, Inzaghi e lo stesso Gattuso. Ad aver introiettato, anche solo per osmosi, il significato della parola Milan. Senza di lui, senza Paolino, chi lo trasmetterà a questi giovani? Gazidis magari, che i colori rossoneri li conosce da poco più di un anno? Del Diavolo che conosciamo, tra poche settimane, rimarrà ben poco. Si ripartirà – ancora una volta – da zero, con una proprietà statunitense e distante (non solo fisicamente) e una guida sudafricano-tedesca. L’ennesimo e poco promettente salto nel vuoto.

Follow me 
on Twitter: RobiP1990
on Instagram: roberto.palmiero90

Altre notizie

CorSport: vedere Kjaer a Firenze sarà difficile. Al fianco di Tomori uno tra Gabbia e Thiaw

Alla vigilia di Fiorentina-Milan, pensare di vedere Simon Kjaer in campo diventa un'utopia. Lo...

Supercoppa Italiana, sarà ancora final-four in Arabia Saudita: il nuovo format è stato confermato dalla Lega Serie A

Spazzato via qualsiasi dubbio sulla Supercoppa Italiana. Nonostante l'edizione di quest'anno non abbia scaldato...

Rinnovo Maignan: si o no? Il Milan ha un nodo da sciogliere, ma intanto guarda in Spagna…

Una volta rinnovato il contratto di Rafael Leao lo scorso anno, era già nell'aria...

Sky Sport, verso Fiorentina-Milan: Adli in vantaggio Bennacer per affiancare Reijnders

Stefano Pioli ha ancora qualche dubbio sulla formazione da schierare domani in campo nel...

Ultim'ora

CorSport: vedere Kjaer a Firenze sarà difficile. Al fianco di Tomori uno tra Gabbia e Thiaw

Alla vigilia di Fiorentina-Milan, pensare di vedere Simon Kjaer in campo diventa un'utopia. Lo...

Supercoppa Italiana, sarà ancora final-four in Arabia Saudita: il nuovo format è stato confermato dalla Lega Serie A

Spazzato via qualsiasi dubbio sulla Supercoppa Italiana. Nonostante l'edizione di quest'anno non abbia scaldato...

Rinnovo Maignan: si o no? Il Milan ha un nodo da sciogliere, ma intanto guarda in Spagna…

Una volta rinnovato il contratto di Rafael Leao lo scorso anno, era già nell'aria...