Intervenuto ai microfoni di Milan TV, Paolo Maldini, dopo il grande successo raggiunto ieri sera, ovvero i quarti di finale di Champions League, ha parlato così sui miglioramenti del suo Milan, e i passi che ancora andranno fatti per andare avanti:
“Lo scudetto l’anno scorso ha fatto sì che una cosa straordinaria diventasse quasi l’abitudine, ci siamo abituati bene ed è anche giusto così, perché abbiamo una tradizione enorme alle nostre spalle, ma dobbiamo sempre ricordarci da dove siamo partiti. Sappiamo quello che valiamo, a volte forse non sappiamo ancora dove possiamo arrivare, perché siamo giovani e quindi “alle prime armi”, ma credo che l’importanza di avere un club che è abituato a giocare questo tipo di partite, un club e dei tifosi che sono anche loro abituati ad un certo livello, faciliti e acceleri la maturazione di tanti ragazzi. Ognuno di loro ha una storia diversa, ci sono quelli a cui le cose non sono andate bene, questo purtroppo succede, non bisogna sempre trovare la colpa di uno o dell’altro, ma a quelli che hanno iniziato questi 3 4 anni abbiamo raccontato una storia, abbiamo raccontato un progetto, siamo stati sempre molto diretti e non abbiamo mai detto loro bugie su quello che era il progetto. Abbiamo chiesto loro determinate cose, sempre restando diretti e onesti, e loro sono stati bravi a confermare quelle che erano le nostre aspettative.“
“Con Stefano ci conoscevamo già da calciatori, abbiamo giocato assieme una volta anche in Under 21 ma ci siamo sempre capiti subito, quindi tra di noi non esiste un problema di comunicazione. Lui è sempre stato un comunicatore perfetto, all’interno e all’esterno del nostro club ed è un grande allenatore. Nei momenti difficili si valuta la natura dell’uomo, e da questo punto di vista sinceramente con Stefano siamo ad altissimi livelli. Gli obbiettivi li possiamo centrare ancora tutti, a parte naturalmente la finale persa con l’Inter nella Supercoppa italiana e la Coppa Italia, gli obiettivi sono di arrivare tra le prime quattro e di cercare di superare il primo girone di Champions League.”
“In campionato sarà dura, ma dobbiamo arrivare tra le prime quattro, queste sono prove per tutti, sono prove per questi ragazzi. Abbiamo giocato 5 mesi senza il nostro portiere, che è uno dei migliori in Europa, ma Tatarusanu ha comunque fatto bene. Siamo qua grazie a giocatori che spesso sono stati criticati. Parliamo di Krunic: è stato investito da critiche nei primi anni, ma abbiamo creduto in lui perché è un giocatore di livello superiore.“