Sandro Tonali ha rilasciato delle dichiarazioni ai microfoni di StarCasino Sport. Ecco le parole del numero 8 rossonero.
Sugli applausi dei tifosi: “Sono delle bellissime emozioni che non ha provato nessuno l’anno scorso. Tornare a farlo quest’anno, soprattutto per me che ho passato un anno difficile, è un’emozione grandissima“.
Sulle ambizioni: “Non abbiamo fatto niente ancora. Bisogna puntare sempre più in alto e capire di non aver fatto ancora nulla“.
Sui suoi due gol: “Il primo è stata una punizione che avevamo provato il giorno prima, è riuscita alla perfezione ed è andato tutto per il meglio. Poi farlo a San Siro è stato la ciliegina sulla torta. La sfida contro l’Atalanta ci ha fatto capire di essere veramente una grande squadra. Andare a Bergamo e vincere così ci ha fatto capire che possiamo fare davvero grandi cose insieme“.
Il Milan per Tonali: “Il Milan è casa, un punto di riferimento. L’ho sempre visto come la mia squadra del cuore, non è cambiato molto. È cambiato il modo di vederlo perché devo avere un affetto diverso, perché lavoro per questa squadra. Ti rendi conto che hai un altro tipo di affetto, ma comunque è e resterà sempre la mia squadra del cuore“.
Sui suoi idoli: “Gattuso, Pirlo, Kaka, ce ne sono stati tantissimi. Il Milan era una squadra di campioni e vederli giocare è stato bello, anche se ricordo poco. Lo stesso Paolo che abbiamo sempre al campo, sono tutti idoli per me e per noi tifosi, li vedi con occhio diverso“.
Sulla prima volta allo stadio: “La prima volta ero davvero piccolo, ma ne abbiamo viste tante insieme. Quella che mi ricordo meglio è stata una delle più belle/brutte: l’1-0 sul Chievo con gol di Seedorf negli ultimi minuti“.
Sulle differenze con la scorsa stagione: “Siamo partiti anche insieme al mister in un altro modo quest’anno. Già iniziare il ritiro con la squadra da sano è tutta un’altra cosa. Ti dà tanta benzina per la stagione, non riuscire a farlo è un punto di penalizzazione per ogni giocatore. Quest’anno sono riuscito a farlo bene e spero di poter continuare bene anche nel resto della stagione“.
Sulla giocata fantastica contro il Torino: “Sono gesti che fai e ci pensi solo dopo. Se sei sicuro e hai la forza di farlo, hai la forza di farlo bene“.
Sulle differenze dall’esperienza al Brescia: “Rispetto a Brescia e all’anno scorso sono cambiate tante cose. Il modo di giocare è completamente diverso, così come le squadre. Qua è fatto tutto di duelli, uno contro uno. Lo era anche l’anno scorso forse, ma non stavo bene come quest’anno“.
Sulle cose da migliorare: “Ci sono sempre tanti aspetti da migliorare nel calcio. Sto cercando da sempre di migliorare la costanza, che è difficilissima da avere. Poi ce ne sono molti altri“.
Sul rapporto con il gol: “Ne ho fatti pochi. Segnare per un centrocampista è importantissimo, ti cambia la giornata. Hai una carica diversa dopo un gol, non hai paura di nulla. Farlo per un centrocampista come me è ancora più bello“.
Su Ibrahimovic: “Con Ibra è un’emozione giocare sin dal primo allenamento. Giocare insieme ad un giocatore che guardavi in tv è una cosa bellissima“.
Su Pioli: “Del mister ricorderò sempre che è stato il primo allenatore che ho avuto qui al Milan, è una persona fantastica“.
Sui rapporti: “Con l’aspetto della pandemia e delle quarantene era difficile creare rapporti al di fuori da Milanello. Quest’anno è più facile, ci vogliamo tutti bene. Siamo quasi tutti giovani (sorride, ndr)”.
Sulla lotta scudetto: “Il campionato è appena iniziato, la classifica è da tenere d’occhio, ma non è ancora veritiera. Le prime 7 possono giocarsela“.
Sulla Champions: “Vedere il Milan a 0 punti è una cosa brutta, la prima voglia è quella di vincere. Giochiamo in casa nostra e abbiamo visto anche contro l’Atletico che nei primi minuti avevamo la partita in mano e stavamo giocando da grande squadra“.
