“Ora siamo un altro Milan, possiamo farcela” così ha esordito Theo Hernandez alla domanda sul derby e sulla Champions League. Intervistato sulle pagine del Corriere della Sera, il terzino francese ha parlato ad una settimana dal derby della Madonnina. Ecco le sue dichiarazioni.
Sul derby: “Rispetto a un anno fa ci sentiamo molto più forti, siamo più forti. Tutto è cambiato. Siamo tranquilli, molto, anche se sappiamo bene che non è una partita qualunque. È il derby. Ma dobbiamo giocare come abbiamo fatto finora. Correndo, lottando. E facendo il massimo per vincerlo”.
Sul lungo digiuno di vittorie contro l’Inter in campionato: “Stavolta possiamo vincere. Ora abbiamo una squadra molto buona, c’è un gruppo vero. E la tifoseria è con noi. C’è tutto”.
Su Hakimi: “Gran giocatore. Ma non lo farò passare”.
Sul ritorno di Ibrahimovic: “Fondamentale. Da quando è arrivato, è cambiato tutto. Ci aiuta, ci parla, ci sostiene, uno per uno. Un leader”.
Su come vive l’emergenza: “Come tutti. Dobbiamo essere rispettosi. E attenti”.
Sui risultati post lockdown e sul 2020: “Abbiamo lavorato tanto durante la quarantena, non è un caso che non abbiamo mai perso. Ma la strada è lunga”.
Sulla sua crescita ed i suoi obiettivi: “Sono qui da un anno, calcisticamente il più bello della mia vita. Vivo un sogno. Dopo le difficoltà degli ultimi due anni non mi aspettavo una crescita così rapida, ma so che giocatore sono, so le mie qualità. Quando sono arrivato l’ho detto: voglio diventare il miglior difensore laterale. Ce ne sono molti e forti in quel ruolo, ma dopo un anno così ho capito che posso riuscirci. Devo però continuare a lavorare. Lo devo a Maldini che mi ha voluto, ai miei compagni che mi aiutano e al mio allenatore che mi sta facendo crescere”.
Sul suo passato e su Maldini: “Da ragazzino ho fatto qualche stupidaggine, ma in realtà mi considero tranquillo e allegro. Maldini per me è stato fondamentale, quando mi ha chiamato non ho avuto dubbi. Il Milan è il Milan. E poi c’era lui, un campione assoluto. I suoi consigli sono preziosissimi. Devo migliorare ancora sulla fase difensiva e sulla concentrazione”.
Su Pioli: “Da quando è arrivato, le cose sono state chiare. Ci ha detto cosa fare e come farlo. È arrivato in un momento molto difficile, non vincevamo e la tifoseria non era contenta. Siamo cresciuti moltissimo. La squadra, ma anche io personalmente. È eccezionale. Quando è uscita la notizia che poteva andarsene, non ho capito perché: stava facendo benissimo. Ma per fortuna è rimasto. E ora siamo lassù”.

Sulla Nazionale: “A volte gli allenatori hanno le loro idee e i loro giocatori, però onestamente mi sembrava che dopo un anno così… Comunque continuerò a lottare perché mi chiami. Il mio obiettivo è l’Europeo. Ho un anno per riuscirci. Sarei il ragazzo più felice del mondo a giocare in Nazionale”.
Sulla sua famiglia: “Giocare con mio fratello in Nazionale sarebbe un sogno. Spero davvero succeda. È un fratello, ma è anche il mio migliore amico, è tutto. Come mia mamma. Sono le due persone più importanti della mia vita. Lei ci ha aiutato da sola, ci ha cresciuti da sola. Senza di lei, io e Lucas non saremmo dove siamo ora. Di mio padre non parlo”.
Sulla sua vita sentimentale, i tifosi ed il Milan: “Zoe mi ha reso felice. Sono diventato l’idolo dei tifosi perché lavoro tanto. E perché corro tanto. Sono felice al Milan, è come casa mia. Sono qui per tornare in Champions. Col Milan”.
Sull’importanza della Champions subito ed una promessa: “C’è feeling, con l’allenatore e tra noi. Sarà dura, ma vogliamo farcela. E possiamo farcela. Se succede mi tingo i capelli di rosso e di nero. In mezzo, lo scudetto del Milan”.


