La rivoluzione societaria che si è verificata negli ultimi giorni pare essere solo il prologo di quanto il Milan ha intenzione di fare da qui ai prossimi anni. Uno dei progetti ai quali Gerry Cardinale tiene maggiormente è lo stadio di proprietà. Si sta facendo sempre più insistente l’ipotesi San Donato, tant’è che secondo indiscrezione del quotidiano Il Cittadino già nella giornata di oggi dovrebbe tenersi un incontro tra il club rossonero e il comune.

Se da un lato il Milan ha espresso la ferma volontà di portare a termine il progetto dello stadio entro il decennio in corso, dall’altro il patron rossonero deve fare i conti con la riluttanza di cittadini ed esponenti politici verso questo nuovo impianto. Difatti, il club vorrebbe già partire con i lavori a fine estate, dando così il via ad una breve ma intesa fase progettuale atta alla effettiva messa a terra dello stadio.

Sul fronte del no, si è espressa in modo alquanto categorico la consigliera Gina Falbo. In una nota ha fatto sapere che non solo lei ma tutti i rappresentanti comunali si sono espressi negativamente e senza alcuna possibilità di modificare questa decisione.

Ad esprimersi negativamente in merito sono state anche le associazioni culturali. La portavoce Cristiana Amoruso, storica esponente di Italia Nostra, ha parlato del rischio di avere un enorme edificio di dieci piani che sovrasta un patrimonio culturale quale la chiesa di Chiaravalle. Vero e proprio simbolo della storia monastica lombarda che ora corre un grave rischio: scomparire all’ombra di un moderno e avanguardista impianto calcistico.

La questione stadio sembra lungi dalla sua risoluzione. Nell’incontro odierno Gerry Cardinale dovrà dimostrare la sostenibilità del disegno e contestualmente cercare di ridurre il fronte dei contrari.