San Donato, avanti tutta. Il Milan sembra aver identificato nell’Area San Francesco di San Donato Milanese il posto giusto per costruire il nuovo stadio di proprietà. La zona è quella che sorge tra l’inizio della tangenziale Est e il raccordo dell’autostrada A1 che porta in città. Il club rossonero tiene sotto controllo quest’area da un anno circa e oggi, visti i tanti problemi riscontrati con San Siro e La Maura, per citarne due, si sta indirizzando qui.
La Gazzetta dello Sport odierna traccia i pro di questa scelta, a partire dai mezzi pubblici che servono molto bene quest’area, grazie anche alla linea Gialla della metropolitana. Un aspetto molto importante in termini di puro business riguarda la visibilità dell’impianto dall’autostrada: lo sponsor che si aggiudicherebbe i diritti di denominazione avrebbe un grande ritorno economico, proprio come accade a Monaco con l’Allianz Arena. La previsione riportato dalla Rosea vede un valore dei ritorni commerciali aumentare del 30%. Infine la parte forse più importante: si tratta di un’area privata e quindi libera da potenziali comitati cittadini e le tempistiche sarebbero più rapide rispetto al nuovo San Siro.
Ci sono però anche dei contro che riguardano soprattutto la dimensione della zona (22,5 ettari) e la viabilità: la stazione ferroviaria del luogo e la metropolitana potrebbero arrivare fino a circa 1,5 km dallo stadio, ma non è da escludere l’introduzione di una nuova fermata.
Per quel che riguarda i progetti, la lista era formata da nove, ma si è ridotta a tre con studi di fattibilità e relazioni metodologiche già passate in esame dal presidente Paolo Scaroni: David Manica (i “due anelli” del nuovo San Siro), Populous e Gensler. Al momento in pole c’è Manica. Dopo aver definito il progetto, ci sarà la presentazione dello studio di fattibilità e del piano economico finanziario al Comune di San Donato, il quale dovrebbe poi procedere con l’interesse pubblico.