La tensione è nell’aria. Si sente tra il sindaco Sala e gli esponenti della sua maggioranza (PD), si sente tra il Milan e gli attori che in tutti i modi stanno cercando di mettere i bastoni tra le ruote ad un progetto, ancora non presentato, che garantirebbe a Milano e al club rossonero un nuovo stadio nella zona dell’Ippodromo La Maura.
La posizione della società è chiara: si va avanti su La Maura. Come sottolinea il quotidiano la Repubblica nella sua edizione milanese, qualcuno, però, inizia ad essere sempre meno convinto che sia la strada più semplice e veloce per avere un nuovo stadio. Si dice che i tempi siano ancora più lunghi rispetto al nuovo San Siro, ma i costi siano favorevoli rispetto a Sesto San Giovanni, per citare un’alternativa.
Il primo cittadino milanese è stanco ed insofferente delle difficoltà del momento, oltre che furioso per la diserzioni di 29 su 31 consiglieri a quest’ipotesi. Stando a quanto riportato dal quotidiano, egli ha fatto arrivare un messaggio: con i no preventivi non vado avanti. Ieri l’incontro con il presidente rossonero Paolo Scaroni a Palazzo Marino dove è stata ribadita la volontà del club e anche quella del sindaco di un eventuale masterplan che abbia una componente di verde pubblico molto significativa. Nel frattempo, lunedì tutti i consiglieri comunali PD e la segretaria Silvia Roggiani si riuniranno per capire come uscirne.
