Sempre il solito discorso. Dopo la partita con la Lazio, l’ennesima insoddisfacente del mese di gennaio, si parla ancora dei big che non hanno avuto il giusto impatto nei 90 minuti. Chiacchiere su chiacchiere, ma ogni volta si continua con il 4-2-3-1 ed i soliti titolarissimi, anche se la forma fisica consiglia a Stefano Pioli di navigare in quella panchina ormai lasciata a se stessa. I tifosi invocano quattro nomi che, in un modo o nell’altro, si sono allontanati inspiegabilmente dal radar del mister.
Devis Vasquez che acquisto è stato? Perché un giovane colombiano ha dovuto lasciare il Guarani per non giocarsi nemmeno le sue carte nel Milan? In un momento in cui Tatarusanu prende un gol ogni due tiri in porta (13 reti subite negli ultimi 24 tiri), perché non iniziare a monitorare come sta il secondo di Maignan della prossima stagione? Anche perché, se ci si pensa su, il rumeno e Mirante saluteranno Milanello tra 6 mesi, quindi perché insistere su un presente tanto disastrato?
Aster Vranckx, il nuovo Franck Kessie. Il belga si è contraddistinto per le grandi qualità mostrate nei pochi minuti a disposizione, perché non provarlo in un momento in cui Tonali sta avendo una flessione negativa? Contro il Sassuolo il buon Ismael Bennacer sarà indisponibile: Sandro avrà le chiavi della regia, Vranckx potrebbe prendersi i suoi compiti fisici piuttosto che tecnici.
Chi altro potrebbe essere interessante tecnicamente è Yacine Adli. L’algerino si è impuntato, e fa bene: vuole provare a far cambiare idea a Pioli ma al Milan, non in prestito. I tifosi internetiani lo acclamano spesso, lui sui social sa di essere amatissimo e di dover lavorare ancora. Perché, sempre nel classico 4-2-3-1, non sfruttare la sua voglia di mangiarsi il campo? È chiaro che sia Diaz che De Ketelaere siano diventati prevedibili e poco impattanti in questo inizio anno, serve una scossa.
Infine, un’altra delusione si sta rivelando, purtroppo, Fik Tomori. L’inglese dopo la trasferta di Salerno ha patito tutte le gare giocate, mostrando uno stato mentale tremendo a Riyadh: in ogni suo tocco si è vista la paura di sbagliare. Il numero 23 ora lascerà spazio alle riserve dopo la lesione rimediata a Roma nell’ultimo turno, e Kjaer dovrebbe sostituirlo. Ma da qui fino al suo recupero, perché non provare Thiaw? Il tedesco quando si è visto in campo è sempre risultato uno dei migliori, perché è così tanto in ombra rispetto a Matteo Gabbia o lo stesso danese?
Il Milan dei soliti noti sta fallendo nel gioco e nei risultati. Provare tanti esperimenti tutti insieme potrebbe essere un autogol (come successo in Coppa Italia contro il Torino), ma mano a mano bisogna concretizzarsi un inserimento collettivo promesso dal mister più volte. Perché, se il mercato estivo per molti è risultato un fallimento, è anche colpa delle poche occasioni concesse ai nuovi. Le qualità ci sono, la voglia c’è: caro Pioli, cos’altro manca?