Si torna a dicembre 2019. In attesa di capire l’entità precisa e i tempi di recupero, l’infortunio di Ibrahimovic fa preoccupare i tifosi milanisti che avevano trovato nello svedese l’unica ancora di salvezza. Quanto è cambiato il Milan con l’arrivo di Zlatan? Parecchio. Abbiamo ribadito a più riprese quanto il carisma e l’ambizione del numero 21 rossonero abbia in qualche modo temprato i più timidi e alleviato la pressione di una rosa – perlopiù giovane – che fino alla fine del 2019 aveva zoppicato abbastanza, anche dopo il cambio in panchina.
E ora si ritorna lì, al pre-Ibrahimovic. Zlatan – nonostante la voglia di recuperare in fretta – ha deciso di tornare a casa, in Svezia, per stare vicino alla sua famiglia. Un’assenza – dunque – non solo sul campo, ma che si farà sentire anche nell’ambiente, nello spogliatoio. Fare bella figura in presenza di un leader come lui è stato sicuramente uno stimolo per tanti giocatori come Castillejo, Calhanoglu e Rebic, prima del suo arrivo impacciati e inconcludenti.
In una stagione che ormai per i rossoneri ha ancora poco da dire (ammesso che riprenda), questo stop obbligato può rivelarsi una sliding-door cruciale per il futuro di via Aldo Rossi. Assurdo? “Rinnovo sì, rinnovo no” è stato il tormentone della quarantena in Casa Milan. Con i tifosi imbufaliti con Gazidis, reo – a quanto pare – di non aver capito nonostante le prove evidenti che senza qualche uomo di esperienza non si possono ottenere risultati. E una società, dall’altra parte, sempre più decisa a fare nuovamente “tabula rasa”, ripartendo da Ralf Rangnick. Ecco, con lo svedese out per almeno un mese si potrà capire quanto sia stato determinante l’“effetto Ibra”.
A partire da Ante Rebic, colui che più di ogni altro si è letteralmente trasformato da gennaio. Farà lo stesso bene con tutto il peso dell’attacco sulle sue sole spalle? Si spera. Sembra quasi una gufata, ma l’eventuale – e probabile – ricaduta del Milan non potrà nuovamente non essere presa in considerazione dalla società. Come se ci fosse ancora bisogno di una controprova.