Dejan Stankovic ha rilasciato un’intervista ai microfoni di Sky Sport al termine di Milan-Sampdoria, match terminato 5-1 per i rossoneri. Ecco le parole del tecnico dei blucerchiati.
“In questa storia siamo tutti insieme, non voglio ripetermi perché tutti sanno cosa stiamo vivendo. Siamo noi in questa situazione, non vedo perché non devo abbracciarli. Oggi abbiamo giocato contro una squadra molto molto forte, al di là delle nostre capacità. Forse li abbiamo fatti arrabbiare dopo l’1-1 e abbiamo preso gol subito. Il Milan è forte fisicamente, è allenata bene: dal vivo vale tanto. Quagliarella? Fabio ha dimostrato una dedizione al lavoro e una professionalità incredibile. Dal suo essere attaccante devono imparare in tanti, ma anche dal suo com portamento. Sono stra felice perché ha scelto un posto bello per segnare il gol“.
Sui giovani: “Ho visto i progressi, ma dobbiamo anche essere reali: perché se vuoi vincere, far crescere un giocatore non è facile. Deve sbagliare e non so se le grandi squadre possono permettersi questo per i ragazzi. Mio figlio Filip è andato in Olanda dove può fare la sua strada: è cresciuto come uomo e come portiere. Per me c’è troppo gap tra primavera e prima squadra. Devi avere pazienza ed un progetto importante: ci sono i ragazzi che valgono in Italia. Se si fanno le seconde squadre sarebbe perfetto qui, secondo me“.
Su come trovare la forza in una situazione come quella della Sampdoria: “La forza la trovi dentro di te, cercando di motivare innanzitutto te stesso, poi ti presenti davanti ai ragazzi a spiegare. Sai cosa c’è attorno, è difficile, ma giorno dopo giorno trovi energie. I ragazzi si sono sacrificati dentro e fuori dal campo. Non posso arrabbiarmi con loro: sono onesti e professionisti, hanno dato il massimo. Le domande vanno fatte ad altri. Io penso al mio futuro, ma se tornassi indietro lo rifarei. È come nella vita: una bilancia che ti fa imparare a vincere o perdere, gestire situazioni. Non ho paura dell’insuccesso: quando non vinci, impari tanto. Sono giovane, anche se devo lo step-back non è un problema. Se io nel futuro mi siedo al tavolo con qualcuno che parlerà del mio futuro alla Sampdoria, sarò felicissimo perché saprò che la Sampdoria è salva. Se sarà Stankovic a guidarla o qualsiasi altro allenatore, io sarò felice per la Sampdoria“.
