Il Milan fa il suo dovere e non sbaglia nell’anticipo del sabato sera della terzultima giornata di Serie A. I rossoneri travolgono la derelitta Sampdoria, già retrocessa in Serie B, con un perentorio 5-1.
Milan-Sampdoria, primo tempo
Nonostante la sconfitta, Stefano Pioli conferma tutti gli undici scesi in campo martedì contro l’Inter in Champions League. Stankovic risponde con un 4-4-2 con la coppia d’attacco Quagliarella-Gabbiadini. Il Milan mette subito in chiaro la sua volontà di conquistare i tre punti e dopo nove minuti è già avanti: Brahim Diaz controlla palla sulla trequarti poi serve un perfetto pallone filtrante per Rafael Leao, che davanti a Ravaglia apre il piattone e non sbaglia. La Samp si difende e riparte e al ventesimo trova il pareggio: grande azione personale di Zanoli, che sulla corsia destra salta Diaz ed Hernandez e poi scarica indietro per Fabio Quagliarella che incrocia e non lascia scampo a Maignan. Il Milan, però, stavolta non si scompone e così l’equilibrio dura solo tre minuti, perchè – dopo una grande parata di Ravaglia su Thiaw – al 23° Diaz mette in mezzo da sinistra, tra le tante teste spunta quella di Olivier Giroud che gira alle spalle di Ravaglia. Passano cinque minuti ed il francese trova anche la doppietta personale, trasformando il rigore concesso per un netto fallo di Gunter su Leao. Poco dopo, l’ex Arsenal va vicino anche alla tripletta, girando sul cross di Tonali ma trovando l’ottima opposizione di Ravaglia. A cinque dall’intervallo, ancora Quagliarella, stavolta sul cross di Leris, ma l’attaccante campano non inquadra la porta. Senza recupero si va al riposo, con il Milan avanti 3-1.
Milan-Sampdoria, secondo tempo
La ripresa inizia con gli stessi undici che avevano iniziato il match, e con lo stesso canovaccio: il Milan che tiene palla nella metà campo di una Sampdoria tutta arroccata dietro. E’ ancora Giroud il più attivo, con il transalpino che in area prova la conclusione ma viene murato dalla difesa doriana. Gli ospiti rispondono al sesto con Leris, che calcia al volo su un lancio di Quagliarella, ma la palla termina sul fondo. All’ora di gioco, il primo cambio del match, ad opera di Pioli, che toglie Messias per inserire Saelemaekers. Subito dopo, Giroud ha sulla testa la palla del poker (e della tripletta personale): cross perfetto di Calabria, con Olivier che salta tutto solo ma la sua zuccata è troppo centrale. Sul ribaltamento di fronte, ci prova Gabbiadini con un mancino a giro dal limite dell’area, ma Maignan fa sua la sfera in due tempi. Al minuto 63, ecco che il Diavolo cala il poker: bellissima azione corale dei rossoneri, che con una serie di passaggi di prima liberano Tonali, che davanti a Ravaglia è altruista e serve a Brahim Diaz la possibilità di siglare il più facile dei gol a porta vuota. Contro un Samp ormai derelitta, il Milan dilaga e – all’ennesima occasione – Giroud trova finalmente la tripletta personale, la prima della sua carriera in Serie A: cross dalla sinistra di Leao, Oli vince un duello rusticano con Nuytinck e poi la spinge dentro da zero metri. A quel punto, Pioli concede la standing ovation a Diaz (autore di un gol e due assist) e manda in campo De Ketelaere. A dieci dalla fine, Pioli concede un po’ di riposo anche a Tomori, Theo Hernandez e Tonali inserendo Kjaer, Ballo-Toure e Pobega. Il finale di gara è pura accademia per i rossoneri, che conducono la barca in porto nella massima tranquillità: grazie a questa vittoria, il Milan sale a quota 64 punti, momentaneamente a -1 dalla Lazio e a -2 dall’Inter.
