Dopo la splendida vittoria contro il Manchester City di qualche giorno fa, il Milan di Fonseca continua a stupire: questa volta è il Real Madrid di Carlo Ancelotti a cedere per 1-0 con gol di un ritrovato Chukwueze. Il tecnico rossonero può ritenersi soddisfatto per ciò che la squadra ha mostrato in campo, con azioni armoniose e soprattutto una organizzazione di gioco che in pochi avrebbero immaginato in così poco tempo. Tra le tante note positive per Fonseca, c’è sicuramente l’attitudine dei giocatori ad imparare i nuovi dettami tattici, e questo dimostra, ed a pochi giorni dall’inizio de campionato, è una notizia da non sottovalutare.
A spiccare in una calda notte di mezza estate ci ha pensato il giovane Mattia Liberali. Tra spensieratezza e personalità, il giovane trequartista del Milan, alla sua terza apparizione (seppur non ufficiale) con la maglia del Diavolo, non ha tremato neanche di fronte al grande Real Madrid. Dribbling, giocate nello stresso, baricentro basso e visione a 360 gradi per servire i compagni: questo ragazzo è pronto a stupire tutti. Ecco perché Fonseca lo ha schierato, un po’ a sorpresa, tra i titolari. Ha nelle gambe ma soprattutto nella testa, i concetti di gioco che chiede l’allenatore, soprattutto grazie alla sua intelligenza calcistica. Analizzando la posizione di Liberali, è possibile notare quando il trequartista sia fondamentale per il gioco del tecnico rossonero. Il Milan, infatti, attende il pressing degli avversari per costruire gioco, muovendo il pallone dal basso tra portiere e difensore centrale. A quel punto, il trequartista (in questo caso Liberali) stringe o allarga la sua posizione per creare un corridoio a favore dei propri compagni, che attaccheranno successivamente la profondità, alle spalle degli avversari. Inoltre, essendo dotato di una grande qualità tecnica, Liberali non ha sofferto neanche i palloni scomodi, anzi, ha mandato in porta i compagni con disinvoltura e classe.
SAMARDZIC, IL SOGNO DI FONSECA MA…
Ecco spiegato il motivo per il quale la dirigenza vorrebbe portare a Milano il talento Lazar Samardzic. Il serbo classe 2002 sarebbe la pedina perfetta per accendere le azioni offensive dei rossoneri. Il suo mancino delizierebbe il pubblico di San Siro, mentre la sua intelligenza tattica agevolerebbe la manovra offensiva del Milan. L’Udinese però chiede 25 milioni per lui, ed al momento non è aperta a contropartite. Per questo motivo la domanda sorge spontanea: se Liberali, nonostante l’età garantisce un ottimo livello di prestazioni, perché non provare ad inserirlo – lentamente – nell’organico della prima squadra? Fonseca e il Milan vogliono far brillare i giovani tesserati, e questo potrebbe essere il momento giusto per lanciare un vero e proprio talento nel calcio dei grandi.