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Pioli in conferenza: “Domani sfida difficile. Grande sconforto per Kjaer, gli siamo vicini e sul mercato…”

Stefano Pioli ha parlato pochi istanti fa nella conferenza stampa della vigilia di Milan-Salernitana dalla sala stampa di Milanello. Ecco tutte le dichiarazioni del tecnico rossonero.

Ormai abbiamo fatto l’abitudine a questi incontri ravvicinati, abbiamo le nostre tempistiche, le nostre abitudini di preparare le partite. Chiaro che i tempi sono corti, ma abbiamo avuto la possibilità di studiare gli avversari“.

Su Kjaer: “Abbiamo vissuto con grande sconforto, perché conosciamo le qualità del giocatore, ma soprattutto lo spessore della persona. La sua presenza all’interno della squadra è molto importante, per il carisma, la personalità ed il saper dire le cose giuste al momento giusto. Siamo molto vicini a Simon, preoccupati per la sua situazione, ma consapevoli e sicuri che supererà anche questa difficoltà perché è un giocatore ed un uomo forte“.

Su Leao: “Il suo percorso è giusto di un ragazzo molto disponibile, che ha voglia di fare e migliorare. Deve insistere ad avere ancora maggiore presenza e cattiveria nell’area avversaria perché può essere determinante per il risultato della squadra. Deve giocare per le sue qualità, dovrà essere bravo ad attaccare la porta“.

Su Pellegri: “Sta bene, così come Zlatan: vedremo che scelte farò“.

Sulla gara di domani: “La partita di domani è importante, ma non per le altre sfide. Dobbiamo dare continuità, che abbiamo sempre avuto tolta la sfida contro il Sassuolo. L’avversario è difficile e molto fastidioso per la fase di possesso palla perché ti aspetta, ma quando ti viene a prendere lo fa con aggressività. Ci vorrà qualità“.

Sui possibili arrivi a gennaio: “Se verrà confermato l’infortunio lungo, è chiaro che ci potrebbe essere bisogno di un intervento, ma solamente per cercare di migliorare la squadra. Non vale il discorso del ‘cambiare per cambiare’, ma ‘cambiare per migliorare’. Solo se ci fosse bisogno, però“.

Sul Liverpool: “Quello che succederà in vista di martedì lo impareremo solamente domani sera. Ora è un momento troppo importante, mancano 20 giorni alla sosta di Natale che è il primo crocevia del campionato. Abbiamo 4 partite importantissime. Prevederà diverse difficoltà la gara di domani, la Juventus ha giocato con una qualità molto alta per batterli. Solo dopo arriverà la Champions. Nessuno sta pensando a ciò, né io con le mie scelte né i miei giocatori. Il nostro obiettivo è migliorare la stagione scorsa, soprattutto dal punto di vista dei punti“.

Sull’intensità e la mentalità: “Ci sono squadre diverse che si possono permettere di gestire la partita ed aspettare il momento giusto per colpire, mentre noi dobbiamo sempre andare a mille all’ora. Ci piace il nostro modo di giocare, chiaro che chieda tante energie ed intensità, anche mentale per andare oltre certe situazioni. Per interpretare bene le partite dobbiamo andare forte: significa rubare palla il prima possibile e gestire palla con facilità e con velocità per alzare il ritmo della gara. Quando non ci riusciamo ti affidi alle giocate individuali, ma non sempre funzionano. È il collettivo che deve sostenere il singolo giocatore e non viceversa“.

Sulle gerarchie: “Sono tutti titolari. Le scelte le faccio io, ma le fanno soprattutto i giocatori con le prestazioni. Le gerarchie sono temporanee e dipende anche dal livello fisico, dalle performance. Si sentono tutti titolari ed è bene così: il tasso di competitività si deve alzare ovunque“.

Sui ricordi che ha di Salerno: “Ho un ricordo bellissimo, era la mia prima esperienza da allenatore di prima squadra. C’era grande voglia di lavorare insieme, nonostante la difficoltà delle strutte. Domani saranno rivali però“.

Sui tanti impegni: “È difficile trovare e provare ad organizzare un calendario diverso. Che si giochi troppo è evidente, perché la salute dei giocatori è a rischio. Quando si parla di turnover, non è turnover. Io ho la fortuna di avere tutti titolari, ma diventa inevitabile per tenere alto il livello e scongiurare il pericolo degli infortuni. Non so se vada rivisto il numero dei partecipanti ai campionati, fare meno soste o altro. Ogni squadra ha problemi“.

Sui momenti difficili: “All’inizio della mia esperienza ho passato dei mesi più difficili, ma se alleni il Milan tutti i mesi sono difficili. Ora le pressioni sono superiori, il livello si è alzato, ma è quello che volevamo. Non credo ci sarà un mese più difficile, chi l’avrebbe detto che avremmo perso contro Fiorentina e Sassuolo. Serve sempre convinzione e concentrazione. Quando arriveremo in fondo vedremo se avremo avuto la continuità giusta per arrivare in alto“.

Sulla fase difensiva: “Sono assolutamente convinto che avremo grandi possibilità di vincere se domani faremo un’ottima fase difensiva“.

Su Kalulu: “È evidente la crescita di Pierre. In campo ha sempre personalità, ma deve migliorare ancora tanto. Il suo bagaglio non è ancora così pieno di nozioni. A livello di posizione deve migliorare tanto. Il fatto che possa giocare bene in due ruoli mi dà più soluzioni, bene così“.

Sull’alternanza a destra: “Se mettiamo insieme Saelemaekers e Messias le caratteristiche sono diverse, anche solo per il piede che utilizzano su quella fascia. Tutti e due possono giocare bene tra le linee. L’importante sarà continuare a lavorare con questa disponibilità, perché giochiamo sempre con due attaccanti puri e gli altri devono sempre pronti ad aiutare la squadra“.

Su Brahim Diaz: “Quando un giocatore sta bene deve provare a giocare il più possibile. Dipende dalle partite, dalle situazioni. La condizione di Brahim sta crescendo, ha le qualità per essere un giocatore offensivo pericoloso, deve trovare la stessa qualità avuta sull’assist per Messias. Gioca in una posizione di campo dove puoi diventare molto pericoloso quando fai una giocata importante“.

Sugli infortunati e i recuperi: “Abbiamo recuperato Bennacer, oggi si è allenato e dovrebbe essere convocato per domani. Calabria, Giroud e Rebic stanno meglio, quello più avanti è Castillejo che a giorni dovrebbe tornare a lavorare con la squadra“.

Su Messias possibile centravanti: “Credo che sia Junior che Brahim potrebbero essere una bella coppia d’attacco. Potrebbero dare pochi punti di riferimento“.

Sul periodo: “Veniamo da un periodo di campionato dove abbiamo avuto qualche difficoltà, dove purtroppo abbiamo buttato qualche opportunità. Sono sicuro che la squadra approccerà bene la partita. Incontreremo momenti difficili, ma dovremo superarli con continuità di palleggio“.

Sulla motivazione della squadra: “Io la motivo sempre la squadra. Se devo mandare messaggi a loro preferisco farlo a quattr’occhi. Poi chi la motiva, che sia io o altri, non è così importante“.

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