Alessio Romagnoli come riporta Tuttosport è tornato il muro invalicabile della difesa rossonera. Il capitano ha festeggiato le 200 presenze con il Diavolo nella partita di Europa League contro il Celtic. Traguardo importante per il difensore di Anzio che punta a diventare simbolo e bandiera come prima di lui sono stati Maldini e Baresi.
UN INIZIO COMPLICATO, E L’AIUTO DI KJAER
DIFFICOLTÀ INIZIALI: Complice l’infortunio subìto lo scorso anno, Alessio ha avuto una partenza piuttosto complicata quest’anno. Qualche prestazione sottotono e alcuni rigori concessi che però non hanno condizionato minimamente il cammino del Milan. Stefano Pioli non ha mai messo in discussione il capitano continuandolo a schierare al centro della difesa insieme a Kjaer.
ROMAGNOLI-KJAER, IL MURO ROSSONERO: Altro punto fondamentale per il ritrovamento della forma di Romagnoli infatti è stato il difensore danese. Il rendimento altissimo di Simon Kjaer ha permesso il totale recupero del capitano milanista ridando al tecnico rossonero uno dei punto di forza dello scorso anno. Da quando i due giocano insieme, formano una delle migliori coppie difensive della Serie A. Le loro caratteristiche si sposano perfettamente le une con le altre.
DAL GOL ALL’UDINESE AI MITI MALDINI E BARESI
ESULTANZA POLEMICA: Dopo le critiche per le difficoltà iniziali, Romagnoli nel gol contro l’Udinese si è lasciato andare a una esultanza abbastanza polemica. Dopo il gol è andato a festeggiare davanti le telecamere che erano vicino la porta. Ha mimato con le mani una bocca che si muoveva a voler intendere: “Parlate, parlate”. Quasi a voler dire che le parole che gli sono state rivolte proprio non gli sono piaciute.
SULLE ORME DI MALDINI E BARESI: Alessio studia da grande e punta a diventare quello che Maldini e Baresi sono stati prima di lui. Capitano, leader e bandiera della società rossonera. Nella speranza che possa arricchire la propria bacheca con i trofei alzati dai propri predecessori. Lunga vita al capitano! Altre 200 di queste presenze!