L’attesa è stata lunga, ma come appetiser la gara inaugurale della Champions League 2021/22, è stato tutto sommato più che gradevole. L’impatto è stato tosto, tra l’ambiente di Anfield e l’avversario, ma era tutto quello abbiamo desiderato, sportivamente, in questi sette lunghi anni.
La partita ha confermato che qualcosa ancora manca per competere a questo livello, come naturale che fosse. A tratti i Reds sono stato straripanti, specie nei primi 20 minuti. Ma abbiamo usato la testa per non soccombere e abbiamo scoperto un cinismo offensivo che potrà esserci molto utile in futuro.
C’è un gap tuttavia che è stato impressionante da notare. Fisicamente e atleticamente la superiorità del Liverpool è stata evidente. In Seria A ad esempio Calabria è un terzino che per corsa va sotto con pochi e nei contrasti spicca per determinazione. Ieri purtroppo è stato costretto a rincorrere come non gli capitava da tempo.
Perfino Theo e Kessie, che in Italia si differenziano per strapotere nel corpo a corpo e negli strappi, hanno patito. L’unico che non ha subito la partita, anzi ha dominato con la sua prestanza e la sua velocità è stato Tomori. Pienamente a suo agio anche perché ben mentalizzato al ritmo della Premier League.
Questo aspetto andrà attenzionato nelle prossime gare del girone, per capire fino a che punto può essere un fattore per fare risultato. Possono crescere sotto questo punto di vista i componenti di questa rosa o sarà necessario puntare su prospetti già pronti a questo passo nel futuro prossimo?