Qualche settimana fa abbiamo proposto una nostra analisi sulla politica di risparmio sul monte ingaggi. L’edizione odierna della Gazzetta dello Sport propone la classifica delle squadre di Serie A sotto questo importante parametro. Da essa possiamo ricavare il grande lavoro fatto dalla dirigenza del Milan per limitare i costi e renderli sostenibili.
Partiamo dal passato. Nel corso della stagione ’18-’19, il monte ingaggi del Milan toccava quota 140 milioni di euro lordi che, visti i risultati poco soddisfacenti, era un valore spropositato. Nell’annata successiva, sempre secondo i dati della Rosea, quel numero venne abbassato a 115 milioni di euro. Nella stagione appena iniziata, invece, il budget tocca una quota relativamente bassa rispetto alle altre big, tolta la Lazio e l’Atalanta. 90 sono i milioni spesi dal Milan negli stipendi annui dei propri giocatori.
Ciò che colpisce è il dislivello che si tocca con mano passando da un anno all’altro. Secondo questi dati, nel giro di un paio di anni, il Milan ha risparmiato 50 milioni di euro lordi sul monte ingaggi. Per farci capire, l’Inter di quest’anno tocca quota 149 milioni, solamente 9 in più del Milan ’18-’19. Oltre ai nerazzurri, davanti al Milan in questa speciale classifica ci stanno Juventus (236 milioni lordi), Roma (112 milioni lordi) e Napoli (105 milioni lordi). Lazio ed Atalanta sono alle spalle dei rossoneri con rispettivamente 83 e 42,6 milioni di euro lordi all’anno.