Facciamo esercizio di onestà: alla vigilia di Inter-Milan, la bilancia dei pronostici pendeva pesantemente dalla parte di Simone Inzaghi. Per la classifica, certo, ma anche per altri fattori: il diverso modo di agire sul mercato dei due club, che ha esaltato i tifosi nerazzurri e depresso quelli rossoneri; le assenze di Ibrahimovic, Rebic, Tomori e Kjaer da un lato, dall’altro Inzaghi che aveva a disposizione tutti i titolarissimi. Insomma, molto probabilmente la maggior parte di noi tifosi del Diavolo avrebbe apposto una bella e marcata firma sul pareggio. L’Inter era pronta a cucirsi mezzo scudetto vincendo il derby, mentre il Milan sarebbe stato definitivamente risucchiato nella lotta Champions. Tutte sensazioni che si sono acuite all’ennesima potenza nel corso del match, con l’Inter che dominava in lungo e largo ed il Milan che pareva suonato come un pugile alle corde, tenuto a galla solo da super Mike Maignan.
Il Diavolo all’inferno e ritorno
Ed invece, in tre minuti, il Diavolo risorge dalle proprie ceneri, ribalta tutto ed in un colpo solo scaccia dubbi, fantasmi, paure e critiche. E’ lo spot perfetto per rappresentare cos’è il gioco del calcio: se le partite non le chiudi, non spingi più e pensi di poter solo gestire (vero, mister Inzaghi?), poi puoi essere punito. Una vittoria che rilancia il Milan nella corsa scudetto? Forse, ma la certezza l’avremo nelle prossime tre partite perchè – al netto della vittoria – la prestazione dei ragazzi di Pioli per due/terzi del match è stata onestamente inguardabile e la rosa continua ad avere delle lacune (difensore centrale ed esterno destro d’attacco in primis). I prossimi 270 minuti vedranno i rossoneri affrontare nell’ordine Sampdoria, Salernitana e Udinese, prima dello scontro diretto contro il Napoli del 6 marzo: superfluo dire quanti punti sarebbe auspicabile conquistare prima di allora…
Milan, esaltazione sì ma senza perdere il lume
In conclusione, una cosa è certa: Pioli deve assolutamente cavalcare la scarica di adrenalina che questo tipo di vittoria inevitabilmente porterà nell’ambiente rossonero. Il Milan deve farsi trascinare da questo successo che può mettere le ali, ma allo stesso tempo mantenere la lucidità per evitare di incappare in quegli errori che quest’anno sono già costati punti contro Spezia, Udinese, Sassuolo e Fiorentina. Una risposta da dare già tra tre giorni, contro la Lazio in Coppa Italia: una competizione da non snobbare nella maniera più assoluta.
