Il Milan segna almeno 2 gol da 14 partite consecutive ma gli attaccanti stentano. Se l’assenza di Zlatan Ibrahimovic in termini di risultati non si è sentita poi così tanto (tranne che negli ultimi 2 pareggi) in termini di gol la sua assenza mette a nudo i limiti realizzativi delle punte. Gli attaccanti e nello specifico i suoi sostituti Rebic e Leao stanno facendo rimpiangere lo svedese. Rebic non ha ancora trovato il primo gol stagionale, il portoghese non segna in campionato da Milan-Spezia terza giornata di campionato. Basti pensare che gli ultimi 4 gol segnati dai rossoneri in campionato portano la firma di 3 difensori (doppietta di Theo Hernandez, Calabria e l’esordiente Kalulu)
L’astinenza di Ante
L’anno scorso Rebic è stato il capocannoniere del Milan con 12 gol in campionato. Quest’anno arrivati alla dodicesima di campionato lo score recita ancora 0 gol. Vero è che anche i gol dell’anno scorso sono arrivati nella seconda parte della stagione, ma ci si aspettava un rendimento quanto meno costante da parte del croato. Nessuno gli può chiedere di fare reparto come lo fa Ibra perchè come lui ce n’è uno solo, ma ci si aspettava, con caratteristiche diverse, che potesse dare il suo apporto in fase realizzativa. In parte sta compensando con gli assist che in stagione sono già 5, ma i gol latinano e la cosa inizia a preoccupare. Anche ieri sera contro il Genoa Ante ha avuto un’ottima occasione per sbloccare il match. Dopo un’azione meravigliosa il croato si è trovato davanti a Perin ma è mancata la precisione per, forse, anche indirizzare la partita e cambiarla tatticamente. Da Milanello dicono che l’infortunio al gomito abbia e stia ancora influenzando il modo di giocare di Rebic, ma dopo un mese dal ritorno in campo viene difficile credere a questa versione. In questo periodo di assenza di Ibra ci si aspettava molto di più da lui.
L’indolente Leao
Nota dolente dell’ultimo periodo è sicuramente Rafael Leao. Dopo un’ottimo inizio di stagione il portoghese si sta nuovamente smarrendo. Emblematiche sono le due partite di campionato in cui Rafa oltre che svogliato sembrava un giocatore avulso dalla partita. Un atteggiamento che già dall’anno scorso non è passato inosservato agli occhi dei tifosi e anche di Pioli. Le dichiarazioni di qualche giorno fa del tecnico non lasciano spazio ad interpretazioni:”Rafa è un ragazzo intelligente, ma ogni tanto dà la sensazione di stare in mezzo alle nuvole”. La mancanza di un martello come Ibra in campo ha sicuramente influito sul portoghese, che se non sollecitato tende troppo spesso a giocare con indolenza e sufficienza. Quello che fa rabbia è che Leao avrebbe tutti i mezzi fisici e tecnici per diventare un grandissimo giocatore. Oltre all’atteggiamento che però è la base per giocare delle buone partite deve migliorare il suo apporto in zona gol. Leao non va a segno dalla terza giornata di campionato quando siglò una doppietta allo Spezia. Troppo poco per uno che vuole aspirare a diventare un grandissimo.
Il ritorno di Ibra non solo sarà fondamentale per i suoi gol, ma anche per come fa giocare e rendere i giocatori che stanno intorno a lui. Leao e Rebic hanno fallito in sua assenza, ora con il ritorno di Zlatan devono tornare sui loro livelli.